Alimentazione bambini: consigli esperto
L’alimentazione dei bambini è importantissima: è basilare insegnare ai nostri figli come bisogna mangiare. I consigli dell’esperto aiutano noi genitori a non commettere errori, a partire dallo svezzamento. Il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista, spiega a La Gazzetta dello Sport come far approcciare correttamente al cibo i più piccoli.
Noi mamme e papà spesso non sappiamo cosa fare davanti ai capricci dei bambini che spesso con la giusta alimentazione fanno a ‘cazzotti’. I consigli dell’esperto ci danno una mano per far sì che la loro dieta, invece sia giusta, corretta.
“Un buon rapporto con il cibo lo si crea soprattutto durante lo svezzamento. In questa fase della vita dei figli è bene variare spesso ciò che si mette nel piatto, privilegiando piatti da ‘mangiare’ anche con gli occhi, per esempio perché molto colorati. Se il bimbo è interessato ad assaggiare il pasto dei genitori e non vi sono controindicazioni mediche a farlo, non bisogna vietarglielo. Quando poi è possibile, l’ideale sarebbe servire le stesse pietanze a tutte le persone sedute a tavola. Non è semplice trovare bimbi a cui piacciano tutti i cibi; l’importante, però, è che siano sempre propensi ad assaggiare ciò che non hanno mai assaporato. Non meno rilevante è dare valore ai pranzi e alle cene, evitando di consumarli di corsa e in modo distratto”, sottolinea l’esperto nel dare i suoi consigli.
Per un’alimentazione corretta nei bambini è opportuno che loro assaggino tutto: come fare? “L’ideale è coinvolgerli nella preparazione dei piatti, senza negar loro la possibilità di sperimentare e ‘giocare’ con il cibo. Intorno ai due anni i bimbi iniziano a sviluppare le proprie preferenze in tema di gusti e sapori. Per far sì che i figli siano ben disposti ad assaggiare piatti nuovi è importante variare quanto più possibile quel che si porta in tavola, proponendo spesso piatti nuovi. Fin da piccoli è importante seguire una dieta sana ed equilibrata. In quest’ottica è bene alternare il pesce alla carne o ai legumi, servire frutta e verdure di diverso colore e proporre vari tipi di cereali. Infine, attenzione a non esagerare con le porzioni”.
Se un piccolo rifiuta un alimento “una buona idea consiste nel farglielo riassaggiare più avanti, magari variando le consistenze. Per esempio, nel caso delle verdure verdi si può preparare un pesto per condire la pasta oppure usarle come ingrediente di gnocchi o polpette, rendendole così più attraenti per gli occhi. In ogni caso, è bene non insistere eccessivamente se il bambino rifiuta un cibo, riproponendolo ‘rivisitato’ in un secondo momento. Rendere il pasto un momento piacevole, in cui conversare e scherzare, può aiutare a creare un clima favorevole a stimolare il piccolo ad assaggiare ciò che si trova nei piatti dei genitori”.
Sorrentino sulla frutta e verdura, se indigesti al bimbo, dice: “Un ‘trucco’ per far mangiare spesso ai piccoli questi cibi sani consiste creare con essi delle figure oppure proporli sotto forma di purè, polpette o frullati, facendo partecipare i figli alla preparazione. Per coinvolgerli ancora di più, li si potrebbe portare con sé a fare la spesa, facendosi aiutare nella scelta dei prodotti”. E sugli snack sottolinea: “Innanzitutto è fondamentale che le mamme e i papà abbiano piena consapevolezza di ciò che è sano e di ciò che non lo è. Altrettanto importante è l’esempio che si dà loro: nessuno mangia snack confezionati, nemmeno gli adulti. Una merenda o uno spuntino speciale da proporre settimanalmente può essere una torta o dei biscotti preparati insieme ai figli, scegliendo con molto attenzione gli ingredienti. Per festeggiare una settimana senza capricci per il cibo, il premio del sabato sera può essere la preparazione, con una farina adatta, di una pizza a lievitazione naturale, che deve durare almeno 24 ore”.
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