Asma infantile: colpa dell’inquinamento
L’asma colpisce sempre più bambini nel mondo. La causa principale che la scatena è l’inquinamento ambientale.
L’economista dell’Universita’ del Massachusetts ‘Amherst’, Sylvia Brandt, con alcuni colleghi dell’University of Southern California e dell’Università di Basilea, ha effettuato una ricerca pubblicata sull’European Respiratory Journal in cui ha analizzato quanto la crescita della malattia incida sul rialzo dei costi dei sistemi sanitari nazionali. La conclusione è stata allarmane: sono molto più alti di quanto si fosse stimato in passato. Inoltre il collegamento tra inquinamento e insorgenza dell’asma è lampante.
Lo studio è stato fatto a Long Beach, in California. Qui i livelli di inquinamento sono abbastanza alti. Il totale dei costi connessi all’asma a causa di traffico e inquinamento è stato stimato a circa 18 milioni di dollari all’anno.
I sintomi bronchitici sono noti per gli adulti: tosse, congestione e catarro. Diventano sempre più manifesti pure nei piccoli. “I metodi tradizionali di valutazione del rischio per l’inquinamento atmosferico – ha sottolineato la Brand – hanno sottovalutato sia l’onere complessivo di asma sia il costo della malattia associato con l’inquinamento atmosferico. I nostri risultati suggeriscono che il costo e’ in realtà molto più consistente e che dunque occorre prendere provvedimenti per ridurre gli effetti sanitari connessi all’inquinamento da traffico”.
Non solo per economia, però. Sapere che ogni giorno l’aria che respirano i nostri figli è pericolosa, fa inorridire. Ci si chiede dove sta andando questo pazzo mondo o dove lo stiamo portando noi umani, con la nostra voglia di progredire a qualsiasi prezzo. Col pericolo di mettere al mondo del malati cronici che costeranno tanti soldi allo Stato. Soldi che, vista la crisi, chissà se ci saranno ancora quando saranno adulti.
Scusate la riflessione, ma credo che ognuno di noi potrebbe fare qualcosa. Tutti insieme molto.
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