Bambini: buona alimentazione dallo svezzamento ai 3 anni

Feb 04
Scritto da Annamaria avatar

I bambini devono crescere sani. I consigli sulla buona alimentazione dallo svezzamento ai 3 anni aiutano a far sì che non abbiano problemi poi. E’ importante seguirli al meglio e sapere cosa inserire nella dieta di ognuno di loro senza sbagliare troppo, cercando di dare ai nostri figli il meglio che si possa desiderare. 

Prénatal Retail Group e Plasmon hanno voluto mettere a frutto le loro conoscenze sul mondo dei bambini per regalare indicazioni su una buona alimentazione che va dallo svezzamento fino ai 3 anni di vita del piccolo. “La buona pappa: il gusto della crescita” nasce con l’obiettivo comune di affiancare, aiutare e semplificare il percorso delle mamme e dei papà durante la prima infanzia dei loro figli, sviluppando un modello di filiera informativa e di servizi dedicati alle famiglie.

Gli esperti rispondono ai genitori di tanti bambini sulla buona alimentazione dallo svezzamento ai 3 anni direttamente online. Intanto però i 10 consigli utili per una buona pappa sono preziosi.

Il tuo bambino non è un piccolo adulto. Quello che il tuo bambino mangia nei primi anni di vita, influenzerà la sua crescita e il suo sviluppo futuro. Fino ai 3 anni, il tuo bambino ha bisogno di energia e nutrienti in quantità adeguate alle sue specifiche esigenze. Alla nascita, infatti, non tutti i suoi organi sono completamente sviluppati e questo può comportare un maggior assorbimento di alcune sostanze per lui potenzialmente dannose contenute negli alimenti per adulti.

Pappa, amore e fantasia. Tre elementi fondamentali che il tuo bambino dovrebbe trovare sul suo seggiolone ad ogni pasto. Ingredienti giusti e completi, una dieta sana e bilanciata sono imprescindibili, ma non dobbiamo dimenticare che il cibo è anche un percorso di crescita e di condivisione importante, da coltivare ogni giorno.

Nessun alimento è di per sé completo. Il modo più semplice e sicuro per garantire l’apporto di tutte le sostanze nutritive di cui il tuo bambino ha bisogno è quello di variare il più possibile e combinare tra loro alimenti diversi.

Lo svezzamento è la vera prima sfida per il tuo bambino. Non esiste una scadenza precisa e uguale per tutti che scandisce quando è ora di iniziare lo svezzamento. Il miglior consiglio è quello di non avere fretta e osservare i piccoli segnali che possono aiutarti a capire quando il tuo piccolo è pronto. Il pediatra saprà dare le giuste indicazioni su come e quando iniziare il percorso. Questo periodo è anche un momento cruciale per imparare a mangiare sano e con gusto.

Il gusto e la pappa: un’avventura tutta da scoprire. Il gusto è una sensazione complessa che è influenzata non solo dal sapore di un alimento, ma anche dal profumo, dal colore e dalla consistenza. Quanto più un cibo è naturale e autentico, tanto più riuscirà ad appagare tutti questi aspetti. Assaggio dopo assaggio, il piccolo comincia – in modo autonomo – ad apprezzare la varietà di sapori degli alimenti: un percorso che si sviluppa soprattutto nei primi 2/3 anni di vita. È in questo periodo cruciale che il bambino comprende il valore del cibo anche come esperienza da vivere con le persone che gli vogliono bene.

Varietà e stagionalità. Sono due pilastri dell’educazione alimentare presente e futura dei più piccoli. Alcuni esempi? La zucca in autunno, i fagioli in inverno, albicocca in primavera e pesca in estate. Man mano che lo svezzamento procede, è importante far assaggiare al bambino cibi diversi che stimolino la sua curiosità, con l’obiettivo di accompagnarlo verso un’alimentazione il più possibile varia ed equilibrata.

Colazione e merenda: sane e buone abitudini. La colazione è la prima buona abitudine della giornata da insegnare al tuo bambino fin da piccolo e da mantenere durante la crescita. Da vivere con serenità e senza fretta. La merenda assume le caratteristiche di una pausa importante, che interrompe il digiuno fra il pranzo e la cena. La merenda deve essere buona e golosa (è un buon momento per sperimentare), ma anche pensata, nutrizionalmente equilibrata e con ingredienti selezionati e di qualità.

Qualità al primo posto. I prodotti dell’infanzia devono avere delle caratteristiche imprescindibili. Una soglia limite per la presenza di residui di antiparassitari e contaminanti nelle materie prime utilizzate, anche di 10-20 volte inferiore a quelli possibili nell’alimento per gli adulti. Sono quindi prodotti più sicuri per il tuo bambino, ma anche più facilmente digeribili e formulati in modo da fornire, in una piccola quantità di cibo, il corretto apporto di nutrienti necessario nei primi tre anni di vita.

Filiera, tracciabilità e made in Italy. Conoscere l’origine degli alimenti che metti nel piatto del tuo bimbo è importante in termini di qualità e sicurezza. Scegli prodotti che comunicano con trasparenza la provenienza delle proprie materie prime, che garantiscono controlli lungo tutta la filiera e tracciabilità dall’origine fino alla tavola. La filiera agroalimentare italiana, in questo senso, rappresenta una delle eccellenze più riconosciute nel mondo con un’ottima qualità delle materie prime. Inoltre, la regolamentazione in materia di qualità e sicurezza degli alimenti per l’infanzia è un’ulteriore garanzia nell’offrire il meglio al tuo bambino.

Ogni famiglia ha un tesoro. Si tratta del pediatra. Una figura centrale con la quale è sempre bene confrontarsi (ed affidarsi) su tutte le scelte più importanti relative al bambino.

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