Bambini e web: il Manifesto dei pediatri per usare Internet
I bambini italiani sono meno bravi di quelli dei coetani europei quando usano Internet e l’accesso alla rete nelle scuole è più basso che nel resto del continente. I pediatri hanno voluto sottolineare come il web non sia cattivo, se monitorato da un adulto e fare un manifesto, presentato in occasione degli Stati Generali della Pediatria, in tutte le regioni italiane.
Ecco i principali contenuti, come riportato dall’Ansa:
BANDA LARGA DISPONIBILE OVUNQUE: il tasso di penetrazione della banda larga in Italia nel 2010 era del 21,3% a fronte del 25,7% della media europea. Occorre migliorare le infrastrutture per facilitare l’accesso a Internet soprattutto nelle scuole.
DIFFONDERE LAVAGNE INTERATTIVE MULTIMEDIALE (LIM): un progetto annunciato dal Governo Italiano nel 2008 ha diffuso circa 35 mila LIM in tutta Italia, per un totale di 770 mila studenti, pari a una media di soltanto 1 LIM per ogni scuola. Occorre potenziare la diffusione di questo strumento.
ANCHE GLI E-BOOK SUI BANCHI DI SCUOLA: è necessario un coordinamento tra Ministero dell’Istruzione, case editrici, università e centri di ricerca che realizzino modelli convincenti di libri di testo elettronico.
SI’ A USO PRECOCE DI INTERNET MA CON ADULTI: la Società Italiana Pediatria chiede un maggiore utilizzo del computer sin dalle prime classi elementari ma con scopi formativi e mediato da figure adulte.
A SCUOLA ANCHE GENITORI E INSEGNANTI: formare gli insegnanti affinché gli strumenti tecnologici diventino di uso quotidiano e permettere ai ragazzi di trasferire ai genitori la loro esperienza. Emblematico è il progetto ‘nonni al computer’.
LEZIONI VIDEOREGISTRATE: via libera alle lezioni ‘modello’ videoregistrate, condivise sul web da utilizzare come compito a casa e sulle quali discutere in classe.
Credo siano tutte direttive estremamente importanti, per far sì che i nostri figli in futuro non siano cittadini comunitari di ‘serie b’. Voi che ne pensate?
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