Bambini Italiani eccellono nella lettura
Non lo si poteva pensare, invece è proprio così. I bambini italiani eccellono nella lettura. Per loro risultati sopra la media Ue. A 9 anni i bambini sanno leggere un testo e comprenderlo correttamente. Il Progress in International Reading Literacy Study (PIRLS) a cui, per la quinta volta, ha partecipato anche l’Italia, lo sottolinea nero su bianco.
PIRLS è un’indagine internazionale – promossa dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) e diretta dal TIMSS & PIRLS International Study Center presso il Boston College – sulla literacy in lettura degli studenti al quarto anno di scuola primaria (circa 9 anni di età); viene condotta ogni 5 anni a partire dal 2001, fornendo così informazioni su un trend di 20 anni.
I bambini italiani eccellono nella lettura, ottengono un punteggio medio superiore a quello medio internazionale di tutti i Paesi partecipanti e superiore al quello medio dei Paesi Ue. Il Covid ha però lasciato le sue cicatrici con la DAD: i ragazzini ottengono nel 2021 un risultato medio inferiore di 11 punti rispetto a quello di 5 anni.
Dall’indagine, oltre a venir fuori che i bambini italiani eccellono nella lettura rispetto agli altri in Europa, emerge anche che gli studenti che non usano i dispositivi digitali per attività scolastiche ottengono risultati migliori in lettura. Non solo. Quelli che frequentano scuole dove c’è una maggioranza di studenti provenienti da famiglie benestanti hanno in media punteggi di lettura più alti rispetto a coloro che frequentano istituti dove c’è una maggioranza di studenti provenienti da famiglie più povere.
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