Bambini e smartphone: genitori troppo permissivi

Nov 07
Scritto da Annamaria avatar

E’ colpa nostra. Diciamolo. Lo affermo da mamma di una bambina di quasi 12 anni. I bambini stanno sempre più attaccati agli smartphone, i genitori sono troppo permissivi, è così

Prima il primato era degli Stati Uniti, dove il 92% dei bimbi usa i cellulari, ora anche in Italia stiamo messi allo stesso modo: 8 piccoli su 10 tra 3 e 5 anni sanno usare il cellulare di mamma e papà.

Bambini tecnologici con in mano gli smartphone, quasi fossero una protesi del loro braccio, la causa sono i genitori troppo permissivi dal momento che il 30% di loro usa il cellulare per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita, il 70% al secondo anno. Comportamenti errati e poco salutari per i piccoli, avverte il presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani, che accoglie quindi con favore l’annuncio da parte del colosso cinese Tencent di introdurre nuovi sistemi per limitare l’uso dei giochi per i più giovani.

“E’ davvero positivo – afferma Villani – che un’azienda produttrice di giochi digitali si renda conto della necessità di regolamentarne l’uso per i minori. Posizione che riflette le linee guida presentate recentemente in uno statement dalla stessa Sip”. “Il punto è che l’uso di smartphone e Internet non va demonizzato, ma porre dei limiti all’utilizzo è fondamentale – sottolinea ancora – Anche in Italia, infatti, si riscontra un uso eccessivo dei più piccoli di cellulari e tablet, con picchi di utilizzo anche di 8-10 ore al giorno”.

L’uso eccessivo degli smartphone per colpa di genitori troppo permissivi con i bambini può determinare danni seri, sia sul versante psicologico e comportamentale sia dal punto di vista fisico. “Un eccessivo tempo di ‘connessione’ – avverte Villani – può infatti causare svariati danni, dai problemi del comportamento e apprendimento ad una riduzione della sfera immaginativa del bambino; ma vari sono anche i danni fisici, con il rischio di problemi alla vista, all’udito, al ritmo del sonno, fino all’eccesso di sedentarietà collegato all’obesità”.

“I genitori spesso non sono consapevoli dei rischi per la salute psicofisica di un utilizzo precoce dei dispositivi digitali: se ne parla ancora troppo poco e solo il 29% dei genitori chiede consiglio ai pediatri”, fa sapere Villani. Per questo, la Sip si è espressa con un documento ufficiale sull’uso dei media device (cellulare, smartphone, tablet, pc) nei bambini da 0 a 8 anni di età, evidenziando delle raccomandazioni precise: no a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire; limitare l’uso a massimo 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e al massimo 2 ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni; si sconsigliano inoltre programmi con contenuti violenti e soprattutto l’uso di telefonini e tablet per calmare o distrarre i bambini. ‘“No al cellulare ‘pacificatore’, per tenera e bada i piccoli. Si, invece, all’utilizzo di applicazioni di qualità da usare insieme ai genitori, conclude Villani.

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