Brochiolite: rimedi
La bronchiolite, un’infezione delle vie respiratorie che colpisce i più piccoli, torna con il freddo. Piccoli rimedi aiutano ad evitare guai. “In un solo mese, dallo scorso dicembre ai primi del nuovo anno, sono stati già quasi 300 gli accessi all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con una diagnosi di bronchiolite – spiegano gli esperti del noto Ospedale Pediatrico – Ma prima di ricorrere alle cure del pronto soccorso è necessario farsi consigliare dal proprio pediatra”.
I rimedi ci sono: evitare il contatto con i fratellini già raffreddati, lavare le mani ogni volta che si prende in braccio il bebè ed evitare assolutamente di fumare in casa.
“La bronchiolite – spiega il dott. Renato Cutrera, responsabile di Broncopneumologia al Bambino Gesù – è una patologia virale che colpisce i bambini sotto i due anni. Sono molti i virus coinvolti, ma il principale si chiama virus respiratorio sinciziale. E’ un virus particolarmente attivo nell’emisfero nord, quindi anche in Italia, nel periodo invernale, con un picco che può variare tra dicembre e febbraio. L’infezione colpisce la maggior parte dei bambini e diventa, quindi, endemica. A tre anni tutti i bambini o quasi tutti sono già positivi agli anticorpi contro questo virus”.
I rimedi per agire possono aiutare. Se il piccolo tossisce o ha delle difficoltà respiratorie, è necessario evitare il ‘fai da te’ e chiamare il pediatra. Nella maggior parte dei casi il raffreddore e le bronchioliti vanno via curando i bimbi a casa: non devono prendere freddo. Poi è necessario mettere in pratica nomali norme igieniche, come il lavaggio delle mani prima di mangiare, prima del contatto con i piccoli e in altre occasioni.
“Come suggerisce il nome, il virus provoca un’ostruzione dei bronchi più piccoli dovuta al catarro. Il bambino va aiutato a liberare le prime vie aeree con dei lavaggi nasali. Spesso, inoltre, non riesce ad alimentarsi bene e va sostenuto nella nutrizione frazionando i pasti e aumentandone la frequenza mentre si diminuisce la quantità – puntualizzano gli esperti del Bambino Gesù – E’ consigliabile incentivare il più possibile l’allattamento al seno dei bambini perché il latte materno contiene fattori protettivi per questa patologia. Per cercare di ridurre il rischio di contagio per i bambini più piccoli è bene che non stiano a contatto diretto con altre persone raffreddate in famiglia e ricordarsi di lavare bene le mani prima di toccarli per evitare il passaggio del virus. E’ molto importante, inoltre, evitare accuratamente il fumo in casa perché il fumo passivo è uno dei fattori più importanti di aggravamento della patologia”.
In casi particolari il pediatra può disporre l’invio in ospedale. In bambini molto piccoli o che già presentano patologie di base come cardiopatie congenite, sindromi genetiche, prematurità, c’è infatti il rischio di gravi difficoltà respiratorie che richiedano il ricovero. La bronchiolite, soprattutto da virus respiratorio sinciziale, è la prima causa di ospedalizzazione del bambino sotto l’anno di vita. Rimedi a parte, è opportuno rivolgersi direttamente al pronto soccorso solo nel caso in cui il bambino presenti una difficoltà respiratoria molto grave o addirittura abbia assunto un colorito cianotico delle dita delle mani o intorno alle labbra.
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