Emicrania bambini: aumentata per lockdown
Fate uscire i vostri figli, con tutte le precauzioni del caso, ma fateli stare all’aria aperta. L’emicrania nei bambini è aumentata per colpa del lockdown.
Non fa bene stare tutto il giorno davanti a un computer o lo schermo di un cellulare, in questi mesi ho visto mia figlia estraniarsi, a salvarla è stata la danza. Lei fortunatamente, frequentando una scuola di Alta Formazione, ha continuato ad andare in sala e a rimanere a casa solo per brevi periodi, ma mi chiedo cosa abbiano provato molte altre mamme nel vedere i loro figli ipnotizzati a causa della tecnologia.
L’emicrania nei bambini è aumentata per il lockdown. Può toccare fino all’11% dei bambini in età scolare e interessa un adolescente su quattro. La pandemia e il lockdown hanno aumentato proprio nei giovani i sintomi, le disabilità e le problematiche della vita di tutti i giorni. A sottolinearlo all’Ansa è Antonia Versace, responsabile del Centro cefalee dell’età evolutiva dell’Azienda sanitaria ospedaliera Città della salute e della scienza di Torino: “Il Covid ha segnato doppiamente i nostri pazienti perché ha cambiato profondamente la loro vita”.
Per Versace, “chiudersi in casa e smettere con le attività quotidiane ha portato a un significativo calo anche dello stress”. “Nella seconda e terza ondata la situazione è cambiata – prosegue – Il carico del lavoro scolastico è aumentato e ha costretto a stare molte ore davanti al computer. La prolungata limitazione delle attività sociali ordinarie ha determinato ansia e quindi anche un peggioramento di chi soffre di frequenti attacchi di mal di testa”.
Una recente ricerca condotta al Campus Bio-Medico di Roma, e pubblicata sulla rivista International Journal of Neurology and Brain Disorders, ha notato alcuni effetti positivi grazie all’uso di un integratore a base di partenio, griffonia e magnesio. Il lavoro ha coinvolto bambini dell’età media di 10 anni che soffrivano di mal di testa. “Sono stati ottenuti ottimi risultati dopo soli tre mesi di trattamento con la doppia assunzione quotidiana del nutraceutico – spiega Giorgio Dalla Volta, presidente della sezione regionale della Lombardia Sisc (la Società italiana studio cefalea) e direttore del Centro cefalee dell’Istituto clinico città di Brescia-Gruppo San Donato – Si sono riscontrati una riduzione dei giorni di cefalea e una significativa diminuzione dell’intensità del dolore. Ben il 75% dei giovani pazienti, inoltre, ha segnalato un miglioramento della disabilità legata al mal di testa”.
Per il lockdown l’emicrania è aumentata nei bambini e nei ragazzi: ora cerchiamo di porvi rimedio.
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