Epifania: tradizioni
Ecco arrivata l’Epifania, che quest’anno cade di venerdì e rende un po’ meno amara la fine delle festività, dato che c’è ancora tutto il weekend da vivere. Molti di voi saranno ancora in vacanza o saranno appena partiti, chissà… Questo è comunque un giorno di festa da vivere con i vostri bambini seguendo se possibile, le tradizioni tramandate in famiglia.
Sono tantissime le tradizioni legate all’Epifania, che parrebbe derivare dal greco: “manifestazione divina”, “apparizione”. La parola è diventata prima “bifania”, poi “beffania” fino alla ‘nostra’ Befana. Qui di seguito ne riporto alcune.
Il Panevin è il falò, così viene chiamato in Friuli Venezia Giulia: viene acceso il 6 gennaio. Il fuoco è un modo per augurarsi buona fortuna, perché le fiamme simboleggiano la forza del nuovo che brucia il vecchio per farsi spazio: la direzione del fumo fa scoprire l’andamento del nuovo anno.
La Regata della Befana c’è in Veneto, a Venezia , lungo il Canal Grande, dove sfila un corteo di barche con a bordo persone travestite da Babbo Natale e Befana.
Il Raduno Nazionale delle Befane e dei Befani si svolge a Fornovo Taro, in provincia di Parma: qui tra canti e balli si eleggono Madame Befana e Mounsieur Befano.
Tante le tradizioni legate anche ai dolci dell’Epifania, non solo quelli che riceveranno nella calza i bimbi. La fugassa d’la Befana è tipica del Piemonte, è una focaccia arricchita con canditi e uvetta, molto aromatica. I cosiddetti befanini sono frollini della cucina toscana. I pepatelli invece si preparano nel sud Italia: sono biscotti a base di miele, mandorle e scorza d’arancia arricchiti dal pepe.
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