Fase possessiva dei bambini

Nov 15
Scritto da Annamaria avatar

La fase possessiva dei bambini inizia intorno ai 18 mesi e ha il suo picco a 2/3 anni. La parola d’ordine è ‘MIO!’. La fase possessiva dei bambini evidenzia la non possibilità di condividere del piccolo, che non tollera che qualcuno tocchi le sue cose. Può farci ridere, ma può pure diventare problematica se sfocia in scene di disperazione del pargoletto.

Come comportarsi fino a quando questa fase non scema via, via con la crescita?

Gli esperti alla rivista Parents spiegano da dove viene la fase possessiva dei bambini. ‘Mio’ è una parola che i bimbi imparano subito ad usare: è facile da pronunciare, ha un significato chiaro importante nella fase evolutiva in cui il pargolo inizia a comprendere il concetto del sé, dell’altro e della proprietà. I bambini tendono ad identificare il possesso in modo temporale, ossia, la prima persona che in loro presenza regge quell’oggetto è il proprietario. Ecco perché, anche se è un oggetto di altri, se lo hanno preso in mano per primi, diventa loro. Se poi sono indicati ufficiali possessori di qualcosa da mamma o papà, quell’oggetto diventerà preziosissimo, quindi il bimbo non tollererà più che un amico, un fratello, un compagno di giochi lo utilizzi. “E’ MIO!”.

Secondo gli esperti, la prima cosa da fare per aiutarli è dare delle regole: bisogna spiegare con santa pazienza al bambino cosa è suo, cosa di mamma, cosa di papà o del fratello, etc. Poi è necessario insegnare il piacere di condividere, giocando insieme ad altri con gli oggetti in questione. Il bimbo, però, non deve mai essere forzato forzarlo, non bisogna insistere e rimproverarlo. Meglio trattare, contrattare, scambiare i vari oggetti può essere un primo modo di fargli capire che dare e ricevere è più o meno la stessa cosa.

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