La sindrome di primavera
Manca ancora un po’, ma nemmeno poi tantissimo. Le giornate si stanno già allungando. A breve cambierà pure l’ora. La temperatura si alzerà di giorno, con le ore di sole, per tornare più rigida la notte. Tutto questo scombussolamento, dovuto alla primavera, potrebbe influire negativamente sui nostri figli, provocando in loro uno stati di apatia e stanchezza. Non è altro che la cosiddetta sindrome di primavera, appunto.
L’organismo, anche il nostro, deve adattarsi a quel che accade all’esterno. Bisogna assecondarlo e seguire semplici accorgimenti che possono aiutare.
Dobbiamo innanzitutto fare in modo che i piccoli dormano a sufficienza la notte, perché a scuola rimangano attenti. Far assumere loro una quantità maggiore di vitamine e sali minerali, eliminando i cibi grassi e preferendo gli alimenti di stagione. Se lo si riterrà necessario, si potrà, su consiglio del pediatra, pure ricorrere a integratori alimentari da sciogliere in acqua specifici per i bimbi.
E se la stanchezza permane, permettiamo ai pargoli di saltare qualche lezione riguardante le attività pomeridiane. Non sarà certo una tragedia, per una volta. Meglio riposati che isterici!
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