Vi piace fare le vacanze al fresco? Non sempre è una buona idea. Alcuni soffrono di mal di montagna, anche da bambini. Il mal di montagna è causato dalla diminuzione della quantità di ossigeno nell’aria. Per chi ne soffre, aumenta proporzionalmente all’altezza della quota e alla velocità con cui è raggiunta. Un bambino sano al di sopra dei 2500 metri ha bisogno di un periodo di acclimatamento, ossia deve abituarsi

I sintomi del mal di montagna possono rivelarsi entro 6-8 ore dall’arrivo ad alta quota: mal di testa, nausea,vertigini, dispnea e tachicardia. Il respiro diventa affannoso e accelerato. Di notte tende ad avere difficoltà ad addormentarsi oppure quando prende sonno è assolutamente irrequieto.

Tutti questi fastidi, di solito, vanno via entro 2-3 giorni, ma può anche accadere che se il bimbo è sottoposto a uno sforzo eccessivo, può avere complicazioni anche piuttosto preoccupanti come un edema polmonare (accumulo di liquidi nel polmone) o addirittura un edema cerebrale (accumulo di liquido tra le cellule cerebrali). Se il bambino ha le labbra blu, ha mal di testa molto forte o vomita ripetutamente, fa fatica a parlare o a camminare normalmente, è confuso, allora correte immediatamente dal medico più vicino o al pronto soccorso.

Se vi accorgete che vostro figlio ha i sintomi del mal di montagna, portatelo subito a una quota più bassa di almeno 6-700 metri e comunque sotto i 3000 metri. Se è terrorizzato perché gli manca il respiro, dovete farlo sentire protetto e sereno e cercare di farlo respirare lentamente e profondamente. Dovrete tranquillizzarlo, magari mettergli una mano sull’addome e facendogli inalare l’aria con il naso ed espellerla con la bocca.

Se il malore diventa acuto e non passa, allora somministrategli ossigeno appena possibile. Se non riesce a camminare, trasportatelo da seduto. Se il fastidio invece è leggero, allora fatelo riposare i primi 2 o 3 giorni, fategli ingerire dei cibi facilmente digeribili e soprattutto fatelo bere molto: l’idratazione è sempre importantissima. Quando si sentirà meglio, potrà arrampicarsi insieme a voi.

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Questo articolo è stato pubblicato da Annamaria il domenica, Luglio 2nd, 2017 alle 15:47 nelle categorie IL BAMBINO. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.