Nativi digitali: consigli
I nativi digitali sono bambini e giovani che hanno il loro primo approccio con la Rete fin dalla più tenera età e che vivono costantemente connessi con il resto del mondo. Hanno Facebook per condividere le proprie emozioni e pensieri, WhatsApp per restare in contatto con i propri amici, Twitter per sapere cosa succede nel mondo, Instagram per immortalare i momenti più belli, Snapchat per dire la loro in modo istantaneo, con un messaggio che ‘autodistrugge’. Per educare i più piccoli servono buoni consigli a noi genitori.
I consigli perché i nativi digitali non esagerino sono semplici ed efficaci. Sabrina Bonaccini, pedagogista della cooperativa Coopseliose curatrice del libro “Educare alle immagini e ai media. Manuale per un uso consapevole da 0 a 11 anni”, edito dalla casa editrice Spaggiari Junior, li ha dati a Vanity Fair.
Selezionare i contenuti a cui i bambini accedono tramite tablet, pc o smartphone. “Il tablet è uno strumento di per sé vuoto – spiega la dottoressa Bonaccini – si anima dei contenuti che mettiamo e a questi è bene prestare molta attenzione”.
Comprendere il potere delle immagini: “Le immagini sono molto affascinanti e soprattutto riescono ad agire a un livello molto profondo, si può dire, subliminale. Noi abbiamo visto nelle ricerche che abbiamo fatto come anche i bambini molto piccoli, già a un anno e mezzo, due anni sono in grado di cogliere questi messaggi”.
Commentare con i bimbi: “E’ molto importante che mamma e papà elaborino insieme ai piccoli, si soffermino a spiegare e raccontare: i contenuti, insomma, devono quindi essere mediati sempre da un adulto”.
Non lasciare mai i bambini da soli a gestire il loro tablet.
Dare loro il buon esempio, dimostrano che c’è una vita anche lontano dalla Rete.
Stabilire i tempi in cui si possono usare gli strumenti tecnologici. “Ci deve essere una regolamentazione da parte di mamma e papà – raccomanda Sabrina Bonaccini – anche perché si tratta di strumenti che danno dipendenza. È necessario dunque stabilire dei tempi precisi di fruizione e ovviamente delle ore in cui smartphone e tablet devono essere tassativamente spenti. Ci vuole dunque un periodo di disconnessione”.
Seguire una ‘dieta mediatica’. “Come a tavola ci vuole una dieta alimentare, per i bambini occorre anche seguire una dieta mediatica – spiega la dottoressa Bonaccini – il bambino deve avere accesso ai contenuti dello smartphone e del tablet ma deve allo stesso tempo avere la possibilità di sfogliare un libro o comunque di confrontarsi con esperienze reali”.
Evitare di vivere sempre con la tv come sottofondo.
Informarsi, seguire i consigli che possono aiutare i nativi digitali, leggere, seguire convegni e soprattutto non darsi mai per vinti.
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