Poesie Festa del Papà
Poesie da recitare il giorno della Festa del Papà? Perchè no? Sono sicura che i tanti padri si commuoveranno, a mio marito magari uscirà pure la lacrimuccia. La Festa del Papà cadrà, tra l’altro, di sabato, ci sarà modo di celebrarla a dovere con un pranzo e, a seguire, prima del dolce, magari una delle poesie che i vostri piccoli sceglieranno.
Tra le tante poesie per la Festa del Papà, ne ho selezionate 4, una è una filastrocca semplice, semplice, le altre un po’ più impegnative e famose. Leggete e vedete se vi piacciono…
A mio padre di Leonardo Sinigalli
L’uomo che torna solo
A tarda sera dalla vigna
Scuote le rape nella vasca
Sbuca dal viottolo con la paglia
Macchiata di verderame.
L’uomo che porta così fresco
Terriccio sulle scarpe, odore
Di fresca sera nei vestiti
Si ferma a una fonte, parla
Con un ortolano che sradica i finocchi.
È un uomo, un piccolo uomo
Ch’io guardo di lontano.
È un punto vivo all’orizzonte.
Forse la sua pupilla
Si accende questa sera
Accanto alla peschiera
Dove si asciuga la fronte”.
Auguri al mio grande Papà! di Jolanda Restano
Mi piace aspettarlo al tramonto
quando torna a casa dal lavoro
E’ stanco, si vede dal volto,
mi stringe e mi dice: “Tesoro!”.
Poi gioca con me sul tappeto,
mi bacia e sorride radioso
è questo il momento più lieto
in cui io lo abbraccio affettuoso.
Si merita tutto il mio amore
il babbo che tanto mi ama
ed io ce l’ho sempre nel cuore
son pronto ogni volta che chiama.
E oggi che è la sua Festa
E’ un giorno di gran felicità,
Così voglio urlare entusiasta:
Auguri al mio grande Papà!
Se mi tornassi questa sera accanto di Alfonso Gatto
Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l’ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo e come
ai nostri sogni in libertà s’accenda
di speranze di poveri di cielo,
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso, neri
neri come le rondini del mare.
Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un’ ombra la memoria
della tua voce che diceva ai figli:
Com’è bella la notte e com’è buona
ad amarci così con l’aria in piena
fin dentro al sonno. Tu vedevi il mondo
nel plenilunio sporgere a quel cielo,
gli uomini incamminati verso l’alba.
Se sei arrabbiato
Se sei arrabbiato
perché nel traffico ti sei stancato,
caro papà riprendi fiato:
il mondo è bello ma un po’ affollato.
Caro papà se sei un po’ teso
ed il lavoro ti sembra un peso,
tu pensa sempre: sei nel mio cuore,
ti voglio bene a tutte le ore.
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