Rigurgito neonatale
Il rigurgito neonatale è leggermente diverso dal reflusso, anche se i due disturbi il più delle volte vengono accomunati.
Il reflusso gastroesofageo è il passaggio del contenuto gastrico nell’esofago. Il rigurgito neonatale, invece, è lo stesso fenomeno che si evidenzia con la leggera uscita del latte dalla bocca.
Rigurgitare piccole quantità di liquido, in questo caso latte, è un fenomeno abbastanza comune nel neonato. Non preoccupatevi! E, soprattutto, evitate di trattarlo con farmaci.
Le cause sono per lo più fisiologiche: i lattanti hanno un’alimentazione esclusivamente liquida, trascorrono quasi tutta la giornata sdraiati. Il cardias, la valvolina che regola il passaggio del cibo dallo stomaco all’esofago, non è ancora pienamente sviluppato. Tutti questi motivi causano in gran parte dei lattanti il rigurgito neonatale, che interessa sia i bimbi allattati al seno che quelli allattati artificialmente.
Per ridurre al minimo le possibilità che il piccolo abbia un rigurgito, dopo la poppata bisognerebbe evitare di mettere subito il bebè sdraiato e far fargli fare il ruttino, anche durante le poppate notturne.
La neo mamma dovrebbe pure regalare delle pause al figlio durante le poppate, così da distrubuire meglio il latte.
Se il piccolo cresce regolarmente ed è in buona salute, si può stare sereni. Se invece il rigurgito è accompagnato da tosse, stato di abbattimento, pianto frequente durante la poppata e rallentamento della crescita, ci potrebbe essere un problema di reflusso gastro-esofageo più grave di quanto non sia il rigurgito dopo i pasti. In questo caso è opportuno l’intervento del pediatra.
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