Scuola: cosa cambia
Ci sono ancora molte incertezze sulla scuola, che riparte a settembre, il 14. Cosa cambia? La ministra ha cercato di fare chiarezza nei giorni scorsi.
Cosa cambia nella scuola? La ministra ha spiegato che si ripartirà sulla base “delle linee guida che sono state ufficialmente presentate il 26 giugno” che tengono conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico ma che, secondo i presidi, lasciano molte decisioni alle singole scuole. Il Miur è al lavoro anche con i sindacati per un protocollo d’intesa sull’avvio dell’anno scolastico. Il problema principale è adattare le misure di sicurezza generali contro il Coronavirus alle scuole e ai ragazzi, tenendo conto delle diverse età.
Cosa cambia nella scuola? Necessario evitare gli assembramenti e cercare di ridurre le possibilità di contagio, quindi opportuna la riorganizzazione di orari, spazi, lezioni e personale. La ministra ha assicurato che “solo per la ripartenza di settembre abbiamo previsto 2,9 miliardi di euro” e che “da quando sono ministra sono state messe a disposizione risorse per 6 miliardi per riportare al centro la scuola”. Ha parlato anche di “uno stanziamento di 236 milioni per dare libri scolastici, zaini e dispositivi digitali, gratuitamente, alle ragazze e ai ragazzi delle secondarie di primo e secondo grado meno abbienti”.
Possibile che le classi vengano “sdoppiate” e che le lezioni si tengano in strutture extrascolastiche. “Nella riprogettazione di spazi e ambienti educativi dovranno essere seguite alcune accortezze educative, come la stabilità dei gruppi”, in modo che “i bambini frequentino, per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento”, ha detto Azzolina. “La disponibilità di uno spazio interno a uso esclusivo per ogni gruppo di bambini, con i suoi rispettivi giochi e arredi opportunamente igienizzati, comporterà la necessaria eventuale riconversione di tutti gli spazi disponibili in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di apprendimento, relazione e gioco”, ha aggiunto. Ci saranno nuove assunzioni.
In classe previsti banchi monoposto affinché gli studenti siano a un metro di distanza. La ministra ha assicurato che si sta lavorando “per la riduzione del numero di alunni per classe”. “Basta con le classi sovraffollate, volgarmente dette classi pollaio. Dovrà essere varato un piano di formazione del personale scolastico in grado di assicurare qualità e innovazione”, ha detto.
Quando saranno seduti ai banchi, gli alunni non dovranno tenere la mascherina. Anche se su questo punto la decisione finale verrà presa a fine agosto. Cambierà anche il momento della ricreazione, quello della mensa, quando si chiederà di andare in bagno. Sono previsti anche dei dispenser di gel disinfettante da mettere nei bagni e nei corridoi, per permettere a tutti di igienizzarsi le mani di frequente. Nei corridoi si dovranno seguire percorsi da hoc. Idem per entrare e uscire dall’istituto.
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