Svezzamento: introduzione del pomodoro
Durante lo svezzamento del bimbo, arriva il momento in cui c’è l’introduzione del pomodoro, un alimento molto importante nella dieta del bebè, ricco di acqua, vitamine, fibre e sali minerali. L’alto contenuto di acqua e i nutriementi lo rendono poco calorico, leggero, dissetante e mineralizzante. Le fibre presenti, tra l’altro, regolarizzano la funzionalità intestinale e combattono la stitichezza.
Durante lo svezzamento l’introduzione del pomodoro è basilare, l’alimento si sposa benissimo con la pasta, il riso, e le patate: le pappe, così, diventano super buone!
Quando va fatta l’introduzione del pomodoro durante lo svezzamento?
Lo svezzamento, nella maggior parte dei casi, inizia tra 4 e i 6 mesi di vita del bebè. All’inizio si introduce nell’alimentazione del neonato un pasto serale o a mezzogiorno: pappe vegetali con crema di riso per poi passare alla tapioca, orzo e semolino di grano. Tra i vegetali vengono introdotte per prima le patate, le zucchine e le carote per poi proseguire con tutte le altre; tra la frutta è bene cominciare con gli omogenizzati di mela e pera.
Il pomodoro può essere dato al bambino solo dopo i 9/10 mesi, seguendo i consigli del medico.
Prima è meglio quello maturo, fresco, cotto, privato della pelle e dei semi.
L’introduzione del pomodoro nello svezzamento arriva tardi perché potrebbe scatenare delle reazioni allergiche. Se il vostro piccolo è allergico, dopo averlo mangiato lamenterà pizzicore alla lingua e arrossamento intorno alla bocca. Non spaventatevi, queste reazioni sono causate dall’istamina. Escludete il pomodoro dall’alimentazione del bimbo per qualche settimana, per poi reintrodurlo lentamente, così da osservare se esiste una quantità tollerabile di pomodoro che vostro figlio riesce a mangiare.
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