Il decreto sui vaccini per i bimbi è stato pubblicato oggi, 6 giugno, in Gazzetta Ufficiale. Per chi avesse ancora dei dubbi, sappiate che non c’è scampo. Io sono favorevole, ma le polemiche non accennano a placarsi.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo dei vaccini approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 maggio scorso impone che d’ora in poi le vaccinazioni saranno obbligatorie per l’iscrizione a scuola per volontà del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Arriverà pure “una presentazione tecnico-scientifica per dare le istruzioni alle famiglie e alle istituzioni”. Il decreto sarà in vigore già dal prossimo anno scolastico, 2017/2018, prevista però “una norma transitoria per questa fase del 2017, che eviterà qualsiasi tipo di problema burocratico alle famiglie, alle Asl e alle scuole”.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta del decreto sui vaccini riguardante i bambini, non resta che aspettare il vademecum, che darà una mano alle famiglie e ai presidi degli istituti, senza dimenticare le aziende sanitarie.

Si ricorda che il decreto pubblicato in Gazzetta prevede:
12 vaccinazioni obbligatorie: antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatite virale B (già obbligatorie), anti-pertosse, anti-meningococco B e C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella e il vaccino contro l’Haemophilus influenzae.
Bisognerà presentare alla scuola la documentazione di vaccinazione completa, se non lo si farà sarà preclusa l’iscrizione dei bambini da 0 a 6 anni a asili nido e scuole materne pubblici.
Dai 6 ai 16 anni è garantito l’accesso alla scuola dell’obbligo con sanzioni se privi di certificati accertanti l’avvenuta vaccinazione.
Saranno gli istituti scolastici a notificare alle Asl l’eventuale infrazione: le famiglie che non avranno vaccinato i propri figli saranno quindi contattate dalle aziende sanitarie locali.

“Faremo delle schede in cui daremo tutte le informazioni ai genitori sui tempi, sulle modalità, sul certificato, su come farlo. Avremo un incontro con le regioni, per cercare di uniformare al massimo il servizio regione per regione”, ha sottolineato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Intanto i No vax continuano la loro guerra. Non solo, 21 città italiane sono state prese d’assalto dai free-vax, movimenti che inneggiano alla libertà di scelta delle famiglie nei confronti di un dispositivo medico per la trasparenza e tutela di tutti.

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Questo articolo è stato pubblicato da Annamaria il martedì, Giugno 6th, 2017 alle 13:34 nelle categorie IL BAMBINO. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.