Vaccini obbligatori per bimbi scuola
Vaccini obbligatori per i bimbi che vanno a scuola: è arrivata la proposta di legge dagli assessori alla Sanità delle regioni.
Come già detto in passato in due anni i bambini vaccinati sono scesi sotto la soglia del 95%, quella che garantisce l’“immunità di gregge”. Per vaccini come il trivalente, morbillo parotite e rosolia, in alcune Regioni siamo crollati all’87%. Tutto ciò non è possibile perché è statisticamente certo che in questo modo ci saranno molti casi di malattie infettive, con alti costi sociale e una pericolosità altissima.
Per questo si è arrivati a questa proposta di legge: vaccini obbligatori per i bimbi che vanno a scuola.
“Non vietiamo l’accesso alla scuola pubblica ma poniamo il tema che la frequenza della scuola sia coerente alle vaccinazioni obbligatorie”, ha spiegato il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi. Il nuovo Piano vaccinale sarà presentato alla conferenza delle Regioni il 20 ottobre e poi sarà analizzato dalla conferenza Stato-regioni. “Il nuovo piano nazionale dei vaccini è non più rinviabile anche a fronte della recrudescenza di diverse malattie infettive”, ha sottolineato Venturi.
All’iscrizione nelle scuole, i genitori devono presentare il libretto vaccinale dei propri figli, come previsto dal piano vaccianale corrente. Finora se i piccoli non erano in regola, però, venivano comunque iscritti e ammessi alla frequenza. “Se c’è un bambino immunodepresso il compagno di banco prende una malattia infettiva, è giusto che venga tutelato. Il mondo è cambiato e abbiamo tassi di copertura vaccinale molto bassi. E’ un tema sul quale tutti gli assessori hanno concordato che bisogna parlarne, ma non vietiamo nulla. Credo che tra Governo e Regioni se ne debba discutere e assumere una posizione”, ha concluso l’assessore Venturi.
Intanto alla Camera Filippo Crimì, deputato del Pd, ha presentato una proposta di legge simile: nel nuovo Piano vaccinale, che costerà 200 milioni in più rispetto al precedente, non solo verranno introdotte nuove vaccinazione, si potrebbe pure decidere di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto.
Vaccini quindi obbligatori per i bimbi che vanno a scuola
L’Associazione culturale pediatri (Acp) chiede al ministro della Salute Beatrice Lorenzin un sistema vaccinale unico, nazionale e aggiornato: il “federalismo vaccinale” per l’associazione è “illogico, irrazionale e che produce enormi sprechi”. “Vogliamo una guida unica – concludono i pediatri – che assicuri uniformità a standard ottimali su tutto il territorio nazionale, che garantisca valutazioni adeguate di sicurezza, efficacia e sostenibilità a un giusto prezzo”.
Secondo il presidente del Siti Carlo Signorelli, la proposta di reintrodurre l’obbligo vaccinale per chi frequenta la scuola è giusta: “Ci sono vaccinazioni come quella contro il tetano che se non vengono fatte mettono in pericolo il singolo, mentre per quasi tutte le altre avere un gruppo rilevante che non si vaccina sta a significare che anche gli altri sono a rischio. Può avere un senso quindi pretendere la vaccinazione in quelle situazioni, come a scuola, in cui ci sono persone che non si possono vaccinare e quindi sono a rischio se circola il germe”.
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