Articoli della categoria ‘VIAGGIARE CON BAMBINI’

Viaggiare: cosa fare a Parigi coi bambini

Nov 17
Scritto da Annamaria avatar

E’ la capitale di Francia e la amo moltissimo, spero di tornarci molto presto. Se per le festività natalizie state pensando di viaggiare, eccovi qualche consiglio su cosa fare a Parigi coi bambini.

mother and daughter travellers sitting on the parapet in Paris

Viaggiare in famiglia è bello, divertente e possibilissimo. Cosa fare a Parigi coi bambini al seguito? Tenete presente che è una città piena di parchi giochi, oltre chiaramente a Dineyland Paris, in cui ristoranti e hotel, nonché spazi culturali, offrono tanto ai più piccoli.

Ecco cosa fare a Parigi coi bambini, perché viaggiare insieme ai proprio cari è appagante e regala ricordi indelebili:

Andare al Jardin du Luxembourg, 23 ettari che Napoleone dedicò proprio ai piccoli. Si può giocare con le barche a vela degli anni ’20 sul laghetto ottagonale, assistere a spettacoli di marionette, fare giri sulla giostra, cavalcare i pony.

Pure il Parc de la Villette ha parchi giochi, musei, musicva. Invece gli spettacoli di marionette si possono guardare anche a Parc Monceau, Parc Montsouris e Parc du Champ de Mars.

Fare una piccola crociera sulla Senna o sul canale con Canauxrama, in cui osservare dal fiume panorami mozzafiato.

Visitare il il Jardin des Plantes, dove c’è un piccolo zoo, la Ménagerie du Jardin des Plantes.. Fare una passeggiata al parco divertimenti Jardin d’Acclimatation nel Bois de Boulogne e il Parc Floral de Paris, con fantastici parchi giochi e una sala concerti all’aperto, il Parc Zoologique de Paris, e un castello medievale, lo Chateau de Vincennes.

Non bucare i tanti musei, tra i quali, ovviamente, il Louvre, che ha uno spazio per le famiglie e un’applicazione proprio per bimbi dai 7 agli 11 anni.

Halloween 2024: eventi

Ott 27
Scritto da Annamaria avatar

Cosa fare ad Halloween 2024? Magari organizzare un bel viaggio in famiglia per far divertire i proprio figlio. Di eventi è pieno in tutta Italia.

Halloween 2024 nei parchi giochi sarà come al solito sensazionale. In Emilia-Romagna verranno organizzati eventi a Mirabilandia, a Oltremare Riccione, ma anche a Italia in Miniatura. Sempre al Nord Italia, ce ne sono a Gardaland, Movieland (entrambi sul Lago di Garda), a Leolandia (vicino Bergamo) e a Lunafarm, vicino Bologna. Se sei vicino Roma, invece, non perdere gli eventi di MagicLand a Valmontone o a Zoomarine a Torvaianica.

Eventi di Halloween 2024 pure nei castelli. Al Castello dei Conti Roero, a Monticello d’Alba in Piemonte, dove si terrà una “Notte al Castello”, un tour adatto anche ai più piccoli. Al Castello Estense di Ferrara, invece, si terranno due giorni di giochi, duelli e lezioni di magia, con la possibilità di fare un pranzo o una cena nella Sala Grande. Nei pressi di Milano, invece, la Rocca Brivio Sforza sarà il luogo ideale dove portare i propri bambini con i travestimenti di Halloween: sarà previsto un grande ballo finale. In centro Italia si può visitare il Castello di Lunghezza, dove sono previste danze e animazione per i più piccoli.

Appuntamenti anche in città. A Milano al Castello Sforzesco si terrà una visita-laboratorio a tema. A Mantova ci sarà la Festa delle Lumere, dedicata alle famiglie e incentrata sulla famosa zucca. A Gradara, nelle Marche è previsto un intero weekend con visite e animazione. Il 31 sera al borgo di Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza, una festa dedicata coinvolgerà l’intero paese.

Bimbinfiera 2024

Ott 05
Scritto da Annamaria avatar

Se vivete a Milano o volete regalarvi un weekend diverso in famiglia, arriva Bimbinfiera 2024, un evento da non perdere per chi ha già famiglia e chi desidera formarla. Tra l’altro è divertente e pieno di iniziative utile.

bimbinfiera 2024

Sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 (orario 10.00-18.30) si svolge a Milano la sessantesima edizione di Bimbinfiera, la fiera-evento dedicata a gravidanza, bebè e famiglie: l’appuntamento è al Superstudio Maxi (via Moncucco 35), che apre le porte a neo e future mamme, papà e bambini per un weekend all’insegna delle novità, della scoperta e del divertimento.

La rassegna, promossa da Sfera MediaGroup, divisione infanzia di Rcs MediaGroup, permette infatti di scoprire in anteprima, testare e anche acquistare a prezzi speciali tutte le novità nell’ambito della gravidanza e della cura del bebè e del bambino. E i piccoli sono ospiti d’onore: per loro tante aree giochi, le letture animale della tata Francesca Valla, i laboratori organizzati da importanti aziende del giocattolo e gli spettacoli a cura di Coccole Sonore.

Tanti gli appuntamenti da non perdere. In occasione del doppio compleanno – la 60ª edizione della fiera e i 40 anni della rivista “Io e il mio bambino” – la mostra “Famiglia nel tempo tra stili di vita e prodotti” ripercorrerà 4 decenni di evoluzione della società italiana, della puericultura, dei prodotti per famiglie e bebè attraverso le copertine della testata di Rcs diretta da Chiara Bidoli, da sempre punto di riferimento per le neo e future mamme.

Al benessere dei più piccoli sono poi dedicati i corsi relativi a sicurezza e disostruzione pediatrica, a cura della Croce Rossa Italiana, e di educazione stradale per i bambini, tenuti dalla Polizia di Stato. Inoltre, i neo e futuri genitori, accompagnati da personale esperto, possono imparare le tecniche di massaggio neonatale.

Anche per la sua sessantesima edizione, Bimbinfiera 2024 conferma l’ingresso al costo invariato di 15 euro per gli adulti e gratuito per i bambini fino a 10 anni. Al loro arrivo nel Parco dell’Accoglienza i visitatori sono accolti con l’esclusivo welcome gift di Bimbinfiera e per vivere senza pensieri le necessità dei più piccoli hanno a disposizione una nursery attrezzata e il Salotto dell’Allattamento.

Imprevisti viaggiando: cinetosi

Ago 23
Scritto da Annamaria avatar

E’ uno degli imprevisti che più spesso capitano viaggiando con bambini, la cinetosi, o il male di movimento. Io ne soffrivo e i miei viaggi in auto da piccola erano un inferno. Come contrastarla?

imprevisti viaggiando cinetosi

La cinetosi è sicuramente tra gli imprevisti che accadono viaggiando uno di quelli più fastidiosi: può essere scatenata da qualsiasi tipo di trasporto. Automobile, treno, aereo, nave. La sensazione di malessere è terribile: sudorazione fredda, nausea e vomito. Il tutto aumenta se si scanena pure l’ansia e l’agitazione.

Viaggiando gli imprevisti possono essere sempre dietro l’angolo, ovviamente, la cinetosi però è spesso in agguato. Nei bimbi il periodo peggiore è tra i 3 e i 12 anni. Per quanto mi riguarda, lo dico, io ancora oggi in auto non posso leggere. Ma però meglio in treno e aereo. La nave, invece, la soffro tuttora.

Come poter prevenire questo disturbo? Il dottor Marco Deganello Saccomani, pediatra e gastroenterologo pediatrico all’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, a Uppa dà alcuni consigli.

  • Mettersi in viaggio quando il bambino dorme o è ancora assonnato, per ridurre le stimolazioni esterne che possono causare la cinetosi.
  • Fare in modo che il bambino guardi davanti a sé, nella direzione di moto del mezzo. Se il piccolo è abbastanza grande per applicare i consigli dei genitori, si può suggerirgli di non guardare dal finestrino laterale, o di non seguire corpi in movimento come le onde, ma di concentrarsi su un punto fisso.
  • Evitare di farlo leggere o giocare con tablet e smartphone: tutte attività che possono peggiorare i sintomi. Via libera, invece, all’ascolto di musica o al canto.
  • In auto, si può far sedere il bambino, se abbastanza grande, sul sedile anteriore, o comunque sul seggiolino (sempre seguendo le norme di sicurezza obbligatorie). Nel caso si viaggi in nave o in aereo, è da preferire la zona più stabile del mezzo, quindi quella centrale o in corrispondenza delle ali.
  • In macchina, adottare il più possibile uno stile di guida fluido, senza brusche frenate o accelerazioni, soprattutto in curva.
  • Favorire il ricambio d’aria: abbassare il finestrino in auto o in treno, uscire sul ponte in nave o aprire le bocchette di aerazione in aereo.
  • Evitare odori forti, compresi i profumatori per auto, e gli ambienti affollati.

E ancora:

  1. Attenzione all’alimentazione. Sia il digiuno prolungato sia lo stomaco troppo pieno acuiscono i sintomi della cinetosi. Dopo un pasto leggero consumato prima della partenza, sarà bene proporre durante il viaggio ulteriori piccoli spuntini a intervalli regolari (preferibilmente alimenti che siano facilmente digeribili, come cracker o pane) accompagnati da sorsi d’acqua. Evitare bevande gasate e cibi ricchi di grassi.
  2. Tra le soluzioni per la cinetosi, alla comparsa delle prime avvisaglie durante un viaggio in macchina, si può ricorrere a una sosta (ovviamente in condizioni di sicurezza) per far scendere il bambino dal veicolo e dargli la possibilità di respirare e fare qualche passo. Generalmente questo è sufficiente a garantire una rapida risoluzione dei sintomi.
  3. Se invece si è in aereo, in treno o in nave, e dunque non è possibile fermarsi, una soluzione alla cinetosi è quella di far distendere il bambino, rassicurarlo e lasciarlo riposare fino a che non si riprende.

“In caso di bimbi molto sensibili, che debbano affrontare viaggi di lunga durata, su indicazione del proprio pediatra, si possono utilizzare farmaci a base di dimenidrinato, in forma di compresse o gomme da masticare, da somministrare prima della partenza o alla comparsa dei primi sintomi – chiarisce Deganello Saccomani – Possono dare beneficio anche gli integratori a base di zenzero, utile nel contrastare la nausea”.

Figli adolescenti in vacanza

Ago 10
Scritto da Annamaria avatar

Viaggiare con i bambini è ok, ma quando i piccoli crescono aumenta lo stress per i figli adolescenti in vacanza. Posso assicurarlo, dato che la mia 17enne prima si è concessa una settimana con le amiche in Salento e ora è a New York, anche se per lo studio della danza, tutta sola.

Come gestire i figli adolescenti in vacanza? I ragazzi spesso non chiamano o no rispondono al cellulare. Fanno le ore piccole, vanno al mare tardi, hanno la suoneria del telefono quasi sempre silenziata. Spesso comunicano solo con Whatsapp e non genitori ci imbufaliamo con loro…

Roberto Ausilio, psicoterapeuta EMDR, spiega come gestire i figli adolescenti in vacanza a Vanity Fair. “Molti ragazzi escogitano dei sistemi per non farsi controllare sui social o telefonicamente, nel tentativo di prendere autonomia e a volte per desiderio di trasgressione – dice lo Psicologo della Salute e Formatore – La cosa importante è che il genitore stabilisca a priori, soprattutto in caso di partenza per le vacanze, alcune regole di base. Una chiamata al giorno in orario serale, in modo da rendere tranquilli tutti, a patto però che, se questo è l’accordo, le telefonate o i messaggi non siano eccessivi. Lasciando lo spazio al figlio per sperimentare la lontananza da casa”.

“Essere un po’ in ansia è assolutamente normale in questi casi. – chiarisce l’esperto – La cosa più utile è spiegare cosa si prova senza però scaricare le proprie frustrazioni. Anzi, occorre che il genitore nonostante tutto, dimostri la propria fiducia sulle capacità del figlio di cavarsela. L’ansia insomma va gestita, riconosciuta e canalizzata. Una soluzione possibile potrebbe essere che, per un determinato lasso temporale come ad esempio il periodo di un viaggio, i ragazzi rendano visibile i loro accessi alla messaggistica telefonica”.

“Gli orari di rientro devono essere chiari. Così come i comportamenti che un genitore si aspetta dal proprio figlio. Sono utili frasi del tipo: ‘Mi aspetto che rientri massimo alle ore 2 e che se dovessi fare ritardo, per qualsiasi motivo, mi avvisi’. Stessa cosa dicasi per i comportamenti in gruppo con espressioni del tipo: ‘Mi aspetto che, prima di fare qualcosa insieme agli altri, ti chieda: lo farei se fossi da solo? Mi aspetto che non ti lasci trascinare in comportamenti illegali’”, sottolinea ancora Ausilio.

E conclude: “E’ fuorviante pensare che ci sia un unico comportamento giusto o miracoloso. Occorre, come genitori, impegnarci a migliorare ogni giorno. Con una adeguata formazione e dandoci la possibilità anche di sbagliare. Creando pian piano un rapporto di fiducia e rispetto reciproco. Così come è giusto che i ragazzi abbiano i loro spazi e le loro libertà è altrettanto vero che i ragazzi imparino a gestire i propri spazi, rispettando le preoccupazioni dei propri genitori. Preoccupazioni che però non devono sconfinare in un eccessivo controllo. I figli, è bene ricordarlo, per crescere e diventare degli adulti migliori, hanno bisogno di autonomia”.

Decalogo per viaggiare con neonati

Lug 30
Scritto da Annamaria avatar

Con l’arrivo della stagione estiva e con l’inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni per garantire un viaggio sicuro e sereno con neonati e bambini di pochi mesi. Ecco quindi il decalogo per viaggiare con neonati e bimbi piccoli.

decalogo per viaggiare con neonati

Sono regole semplici da seguire quelle del decalogo per viaggiare con neonati, ma utilissime. A noi mamme e papà danno una grandissima mano.

E’ tempo di vacanze, non abbiate paura. Grazie al decalogo SIPPS per viaggiare con neonati la serenità non verrà mai a mancare

– 1. È possibile viaggiare con un neonato?

“Sì, è possibile viaggiare con un neonato – risponde il presidente della Sipps, Giuseppe Di Mauro purché si garantiscano le condizioni di comfort necessarie. Tuttavia, è preferibile differire il viaggio dopo i primi dieci giorni di vita, un periodo in cui alcune condizioni come l’avvio dell’allattamento, il calo ponderale o un eventuale ittero devono essere monitorate con il supporto del pediatra di fiducia. Per i neonati prematuri, è necessaria una valutazione pediatrica prima della partenza”.

– 2. Consigli per un viaggio in automobile.

“I neonati possono viaggiare in auto – precisa la professoressa Susanna Esposito, direttrice della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e presidente della Sipps Emilia-Romagna – se sono garantite condizioni climatiche favorevoli all’interno dell’abitacolo. È meglio viaggiare nelle ore più temperate della giornata e posizionare l’auto all’ombra. Prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che il piccolo deve essere alimentato. Non lasciare mai il neonato solo in auto, poiché la temperatura interna potrebbe raggiungere livelli elevati, causando disidratazione”.

– 3. Uso dell’aria condizionata in macchina.

Gli esperti della Sipps invitano a non abusare dell’aria condizionata. Mantenerla a temperature non molto inferiori a quelle esterne, mai sotto i 22-23 gradi.

– 4. Sicurezza del seggiolino in auto.

Il neonato deve essere alloggiato nel seggiolino conforme alla normativa europea (ECE R44/03 o ECE R44/04), fissato correttamente al sedile. Fino ai 9 chili di peso, il seggiolino deve essere installato in senso contrario alla marcia. Il posto più sicuro è il sedile centrale posteriore. Se l’auto ha l’airbag anteriore, il seggiolino deve essere posto obbligatoriamente sul sedile posteriore. È vietato tenere i bambini in braccio.

– 5. Vantaggi del treno rispetto all’auto.

Il treno è una soluzione comoda poiché offre più spazio per muoversi e collocare il passeggino o l’ovetto, anche se il neonato viaggia in braccio alla mamma.

– 6. Viaggio in aereo.

Se necessario, il neonato può viaggiare in aereo, ma potrebbe essere sottoposto a stress dovuto a sbalzi di temperatura, pressione, luce e rumori. Dare al neonato qualcosa da mangiare o un succhiotto durante decollo e atterraggio può alleviare i disagi dovuti ai cambiamenti di pressione.

– 7. Assunzione di liquidi durante il volo.

È raccomandabile assicurare al neonato un’adeguata assunzione di liquidi, preferibilmente latte materno o, se non possibile, latte artificiale, poiché i neonati sono più soggetti alla disidratazione.

– 8. Vaccinazioni e viaggi.

Per i neonati non ancora vaccinati, è raccomandabile differire il viaggio di qualche mese, per completare il ciclo vaccinale del primo anno di vita e programmare le vaccinazioni necessarie per il luogo di destinazione.

– 9. Effetti del fuso orario.

Il cambiamento del fuso orario può causare sintomi di Jet Lag, come alterazioni del sonno e malessere generale. I bambini tendono a sopportare meglio questi cambiamenti, ma è importante regolare le ore di sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni precedenti la partenza.

– 10. Consigli generali per lunghi viaggi.

Durante lunghi viaggi in auto, aereo, treno o bus- concludono i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale- è consigliabile distrarre i bambini con i loro libri e giocattoli preferiti. Portare sempre il necessario per la toilette, cibo e bevande per mantenerli puliti e nutriti.

Viaggiare in aereo con bambini

Lug 11
Scritto da Annamaria avatar

Molte volte ci facciamo tante domande sul viaggiare in aereo con bambini (e neonati). La compagnia Vueling ha stilato un prontuario pieno di consigli per farlo. Così da abbattere le nostre ansie. Del resto viaggiare in aereo con i bambini è molto più semplice di quel che sembri. E se state per prenotare le vostre vacanze, allora non abbiate paura! Anzi, siate felici di salire a bordo con tutta la famiglia.

viaggiare in aereo con bambini
viaggiare in aereo con bambini

Viaggiare in aereo con bambini. Ecco i loro consigli qui di seguito.

1. Acquistare voli in partenza a metà giornata

Dopo tanti viaggi, abbiamo riscontrato che il momento migliore per prendere un aereo con bambini e neonati è intorno a mezzogiorno. Prima di tutto perché non occorre alzarsi presto, che ci farebbe solo viaggiare più stanchi. Vi raccomandiamo di cercare voli in partenza tra le 11 del mattino e le 4 del pomeriggio. In questo modo cercheremo di far coincidere il tempo di attesa in aeroporto o a bordo con un pasto (guadagnandoci un momento seduti e in tranquillità) e la durata del volo con il riposo o con un pisolino. E poi, ci assicureremo di arrivare a destinazione a un’ora ragionevole.

2. Spedire il passeggino, l’ovetto o la culla da viaggio

La maggior parte delle compagnie aeree permettono di registrare gratuitamente un collo per ogni neonato a bordo. Nel caso di Vueling, è possibile registrare gratuitamente un passeggino, l’ovetto o una culla pieghevole. Vi raccomandiamo anche il passeggino pieghevole, perché potrete portarlo con voi fino alla porta dell’aereo e, a seconda delle compagnie, vi permetteranno di trasportarlo in cabina o lo imbarcheranno gratuitamente in stiva.

Un altro ritrovato estremamente utile sono le imbottiture che proteggono i seggiolini per auto, che si possono appendere come uno zaino. In questo modo potrete portarli come bagaglio in stiva proteggendoli da urti e macchie.

3. A bordo senza fare la fila

Uno dei vantaggi di viaggiare in aereo con bambini è che non è necessario fare sempre la fila. Presso il terminal T1 dell’aeroporto di Barcellona-El Prat, ad esempio, c’è un accesso speciale al controllo di sicurezza riservato alle famiglie, che dispone anche di un piccolo box per lasciare i più piccoli mentre collochiamo i nostri oggetti personali nelle vaschette. Se viaggiate con bambini, nella maggior parte dei paesi vi agevoleranno anche il passaggio dal controllo passaporti. E quasi tutte le compagnie aeree, come nel caso di Vueling, offrono accesso prioritario a bordo alle famiglie.

4. Il marsupio porta-bimbo è indispensabile

Se viaggiate con un neonato o con un bimbo che ha appena cominciato a camminare, il marsupio può essere molto utile. Non solo durante i momenti di attesa, le formalità con i biglietti o le file, ma anche durante l’imbarco. Se avete spedito il passeggino, non ve lo restituiranno fino a quando non ritirerete il bagaglio a destinazione e con il marsupio potrete raggiungere i nastri di riconsegna in aeroporto più comodamente.

5. Viaggiare con un bagaglio leggero

Portare pochi bagagli o borse agevolerà la logistica in aeroporto. Vi consigliamo di portare 2-3 cambi per ciascuno e di lavare gli indumenti a destinazione. E come fare con bagagli, passeggino e una quantità di mani insufficiente? Noi ci siamo sempre trovati molto bene viaggiando con un trolley e uno zaino grande. Così uno dei due avrà sempre le mani libere per prendersi cura del neonato. In caso di famiglie monoparentali, il consiglio è quello di registrare il bagaglio o di portare un solo bagaglio a mano leggero e usare il marsupio.

6. Mussola di cotone o copertina per il volo

Un’altra raccomandazione per chi viaggia in aereo con un neonato è quella di portare una copertina o una mussola di cotone per avvolgerlo durante il volo. Di solito la temperatura all’interno della cabina scende e non sempre può essere regolata in modo da soddisfare le esigenze di tutti. Un paio di calzini di ricambio e un maglione più pesante possono essere sempre utili.

7. Dieci pannolini al massimo

Ci portiamo i pannolini o li acquistiamo a destinazione? Dipende dalla durata del viaggio, ma noi calcoliamo sempre che se restiamo fuori per 2-4 giorni possiamo portarli con noi (circa 10 pannolini) risparmiandoci l’acquisto di un pacco intero. E poi fa sempre comodo svuotare il bagaglio a metà viaggio, no? Se invece prevedete di stare fuori più di 5 giorni, vi raccomandiamo di portare i 5-6 pannolini indispensabili per il viaggio e di acquistare un pacco più grande una volta giunti a destinazione. Inoltre, ci sono molti paesi (soprattutto nel nord Europa) dove i pannolini e i prodotti per l’igiene infantile sono molto più economici che nel nostro paese.

8. Biberon e pappe

Un altro motivo di preoccupazione logistica quando si viaggia in aereo con un neonato è l’alimentazione. Naturalmente la soluzione più semplice è l’allattamento materno, perché non dovrete preparare niente. Se usate il biberon, sappiate che potete far passare una bottiglia d’acqua dal controllo di sicurezza senza restrizioni spiegando che vi serve per il neonato (sicuramente la controlleranno e basta). Se i piccoli hanno già cominciato lo svezzamento, vi raccomandiamo di portare un thermos con verdure o purè di verdure, ad esempio, e qualcosa da mordere che li faccia anche distrarre (ad esempio dei grissini). Non ci sono restrizioni al controllo di sicurezza per questo tipo di prodotti (anche se contenuti in barattoli di vetro). Sicuramente vi chiederanno di mangiarne un po’.

9. Giocattoli per il volo

Quali giocattoli portare a bordo? Non dimenticate il pupazzo preferito che li terrà tranquilli, ma anche qualcos’altro che possa aiutarci a farli distrarre. Ad esempio, a seconda dell’età, un po’ di plastilina, delle favole, colori, un quaderno o degli adesivi. Ma soprattutto che non siano giocattoli rumorosi, per evitare di dare fastidio agli altri passeggeri. Per giocare a destinazione, noi portiamo sempre qualche palloncino (poco spazio e distrazione assicurata), una piccola palla o un tubo per fare bolle di sapone.

10. Prevenire il mal d’orecchi

La variazione della pressione all’interno della cabina dà fastidio a tutti, ma soprattutto ai più piccoli che possono avvertire disturbi sull’orecchio interno e medio, manifestando certa inquietudine che può sfociare nel pianto. Prendere il latte materno o succhiare un ciuccio o un biberon può aiutarli durante la fase di salita dopo il decollo e in discesa prima dell’atterraggio. Se il tuo bimbo ha avuto infezioni all’orecchio o è stato sottoposto a chirurgia nelle ultime due settimane, è meglio consultare il pediatra prima di programmare un viaggio in aereo.

Linee guida per viaggiare sicuri con bambini

Lug 07
Scritto da Annamaria avatar

Dato che tra pochissimo in molti partiranno con la propria famiglia, è bene ricordare le linee guida per viaggiare sicuri con i bambini al seguito, quelle della SIP, Società Italiana di pediatria, e della SITIP, Società Italiana di Infettologia Pediatrica.

Le linee guida per viaggiare sicuri con i bambini sono assai utili sia se si rimane in Italia che se si dovesse scegliere una meta fuori dal Bel Paese. Così da non far andare in ansia le mamme e i papà.

linee guida per viaggiare sicuri con bambini

Linee Guida per viaggiare sicuri con bambini.

1. Cosa fare prima di un viaggio.

Un viaggio deve essere organizzato con largo anticipo. Raccomandiamo un incontro con il proprio pediatra di famiglia almeno 4-6 settimane prima della partenza, per valutare la storia clinica del bambino, il suo stato di immunizzazione, la necessità di somministrare vaccini o intraprendere profilassi antibiotica specifica. Per raccogliere informazioni dettagliate sul viaggio e identificare eventuali controindicazioni.
Raccomandiamo di rivolgersi ai Centri specializzati in Medicina dei Viaggi della propria regione in caso di viaggi molto avventurosi o di lunga durata, di viaggiatori con patologie croniche, immunocompromessi, neonati e donne in stato di gravidanza.

Le vaccinazioni prima di partire

E’ fondamentale che i genitori siano informati sui rischi e patologie più comuni che possono essere contratte in quel determinato Paese. Il bambino che viaggia dovrebbe aver eseguito le vaccinazioni di routine secondo il piano vaccinale del proprio Paese. Talvolta può essere necessario introdurre variazioni al calendario vaccinale, in modo da anticipare la protezione prima della partenza. In generale, le vaccinazioni di routine per i viaggiatori internazionali (a seconda del paese da visitare) sono per febbre gialla, tifo, colera, epatite A, polio, meningococco A, C, W135, Y, encefalite giapponese, meningoencefalite da zecca, rabbia, Tubercolosi in base alla seguente tabella:

2. Cosa mettere in valigia: 12 cose da non dimenticare.


E’ indispensabile mettere in valigia farmaci e presidi di uso comune che potrebbero non essere disponibili nel Paese di destinazione:

– soluzioni disinfettanti
– gel disinfettante per le mani
– analgesici e antipiretici
– pomate cortisoniche contro punture di insetti
– anticinetosici contro mal d’auto, d’aereo, di mare
– 1 antibiotico ad ampio spettro
– soluzioni reidratanti orali
– prodotti antizanzare
– antimalarici (se indicata la profilassi)
– creme solari ad alta protezione
– farmaci utilizzati abitualmente, in quantità sufficiente per tutta la durata del viaggio ed eventualmente un 10% di prodotti in più per far fronte ad eventuali imprevisti
– certificato di assicurazione sanitaria

3. Viaggio in aereo.

I bambini possono viaggiare tranquillamente in aereo, sconsigliato solo in caso di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell’orecchio), interventi chirurgici recenti, malattie respiratorie croniche severe, neonati di età < 48 ore e donne in gravidanza dopo la 36a settimana di gestazione (dopo la 32a settimana, in caso di gravidanze multiple).

Durante un viaggio in aereo, soprattutto se a lunga percorrenza, occorre fare attenzione ad una serie di fattori che possono influenzare lo stato di salute e benessere del viaggiatore.  La variazione del fuso orario, per esempio, può provocare un complesso di sintomi da jet lag, come alterazioni del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale.
Generalmente i bambini sopportano meglio degli adulti i cambiamenti di fuso, presentando sintomi più sfumati, ma è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni che precedono la partenza.

In caso di viaggi a Est: nei giorni precedenti anticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la mattina;

In caso di viaggi a Ovest: nei giorni precedenti posticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la sera.

Prestare attenzione nel caso di assunzione di farmaci a orari prestabiliti, per esempio l’insulina nel bambino diabetico.
Le variazioni di pressione all’interno della cabina degli aerei, poi, possono comportare barotraumi, con comparsa di otalgia e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione; per i lattanti e i bambini più piccoli è possibile minimizzare questi effetti dando loro del cibo o un succhiotto.

Il viaggio in aereo è raramente associato a sintomi di cinetosi (nausea, vomito), che comunque possono essere alleviati scegliendo posti a metà cabina, dove i movimenti sono meno pronunciati, e somministrando antiemetici prima della partenza.
Durante lunghi viaggi in ambienti ristretti è bene distrarre i bambini portando i loro libri e giocattoli preferiti, insieme al materiale da toilette – per farli stare sempre puliti – e a scorte di cibo e bevande.

4. Viaggio in macchina: sempre sul seggiolino.


Il bambino deve essere sempre assicurato nell’apposito seggiolino o adattatore; se l’auto viene noleggiata è necessario controllare l’efficienza di tali dispositivi.

Per prevenire i casi di nausea e vomito è fondamentale somministrare ai bambini una dieta leggera prima del viaggio e mantenere una buona areazione del veicolo. Tenere presente che in molti Paesi in Via di Sviluppo l’uso delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini è sconosciuto.

5. In montagna.


Le temperature della montagna, che in estate sono generalmente più miti che in città, sono adatte alle vacanze con i bambini. Con qualche precauzione da osservare.  Il mal di montagna acuto è la patologia più frequente in età pediatrica, caratterizzata da sintomi aspecifici (condizioni generali abbattute, irritabilità, anoressia, nausea, vomito, disturbi del sonno) e associata al raggiungimento in breve tempo di quote superiori ai 2.500 metri. Si può prevenire raggiungendo gradualmente quote particolarmente elevate, non è invece consigliata una profilassi farmacologica. Se compaiono sintomi lievi, si consiglia l’uso dei comuni analgesici. Se la sintomatologia peggiora è necessario scendere gradualmente verso quote inferiori ed eventualmente associare una terapia farmacologica dopo consulto medico.

Il soggiorno in alta quota può essere associato a problematiche clinicamente rilevanti per il bambino con patologie predisponenti, pertanto in caso di patologie cardiache o polmonari croniche deve essere previamente consultato il medico curante.
In generale, raccomandiamo durante i viaggi in montagna di considerare il fattore freddo perché i bambini sono più soggetti a rischio di ipotermia e il fattore sole proteggendo il bambino con occhiali, cappellini e creme solari ad alta barriera.

6. Cosa mangio? Attenzione alla “diarrea del viaggiatore”.


E’ tra le patologie infettive più diffuse durante un viaggio internazionale soprattutto in Paesi come Asia, Medio Oriente, Africa, Messico e America Centro-Meridionale. Si manifesta nel 90% dei casi entro le prime due settimane del viaggio.
I sintomi tipici sono: diarrea acquosa, in circa il 25% dei casi associata a febbre e vomito, dolori addominali crampiformi, tenesmo, emissione di feci mucose e/o ematiche, con risoluzione spontanea, nella maggioranza dei casi, in pochi giorni.
Il decorso clinico nei bambini è spesso più severo e prolungato, con il rischio di complicanze, tra cui la più temibile è la disidratazione.
La prevenzione della diarrea del viaggiatore e di altre malattie a carico dell’apparato gastrointestinale è fondamentale rispettando alcune semplici regole:

– bere solo acqua e bevande contenute in bottiglie sigillate; in alternativa l’acqua deve essere sterilizzata con l’ebollizione o con trattamenti chimici
– evitare l’uso di ghiaccio nelle bevande
– consumare solo latte bollito o pastorizzato
– evitare di assumere verdura cruda, frutta non sbucciata
– evitare panini preparati con carne fredda/verdura cruda
– evitare piatti con uova non cotte, gelati, dolci cremosi, budini e i succhi di frutta preparati artigianalmente
– evitare di lavare i denti con acqua potenzialmente infetta
– prima di preparare gli alimenti, lavarsi bene le mani con acqua e sapone o, se non disponibili, con salviettine sterilizzanti

Profilassi e terapia

In età pediatrica è sconsigliato l’uso routinario di farmaci nella profilassi della diarrea del viaggiatore. Talora può essere utile la somministrazione profilattica di probiotici, che potenzialmente interferiscono con la colonizzazione intestinale da parte di agenti patogeni. Soluzioni reidratanti orali sono indicate per prevenire la disidratazione. Non sono disponibili in tutti i Paesi, quindi è importante portarne con sé alla partenza (da sciogliere in acqua sicura). Una terapia antibiotica è indicata solo nei casi di diarrea più grave.

7. Chiare, fresche e dolci acque.


L’annegamento è la seconda causa di morte più diffusa nei bambini che viaggiano. È quindi fondamentale che indossino sempre dispositivi di sicurezza e soprattutto che siano strettamente supervisionati dai genitori.

In generale, i bagni di mare non comportano rischi di malattie infettive. Si raccomanda tuttavia di:

– effettuare bagni solamente in zone turistiche attrezzate
– indossare scarpette da bagno per proteggersi dalle punture di pesci, ricci di mare, crostacei e coralli
– evitare di allontanarsi con il bambino: in mare aperto c’è il pericolo delle correnti e delle maree
– non fare il bagno di prima mattina e dopo il tramonto, perché con il sopraggiungere del buio i grossi predatori si avvicinano alle spiagge

Animali acquatici

Soprattutto in Paesi tropicali fare attenzione a: gronghi, murene, piranha, squali, meduse, coralli, ricci di mare, pesci ragno, scorfani.

In caso di contatto con medusa:

– sciacquare la zona lesa con acqua salata
– applicare gel astringente al cloruro di alluminio o eventualmente pomate corticosteroidee (azione più ritardata 20-30 min)

In caso di contatto con animali con spine velenose:

– lavare la zona
– impacchi con acqua e aceto
– estrarre eventuali spine
– disinfettare l’area e iniziare eventualmente terapia antibiotica

Le acque dolci, invece, possono veicolare numerose infezioni e infestazioni parassitarie (leptospirosi, legionellosi, shigellosi, criptosporidiosi, ciclosporiasi, amebiasi) e andrebbero quindi evitate, soprattutto in aree a basso tenore igienico-sanitario e in zone endemiche per patologie veicolate dalle acque (es. schistosomiasi).

Sintomi quali diarrea, dolori addominali, disturbi urinari, possono presentarsi anche diversi mesi dopo il viaggio.

8. Punture di insetti.


Gli insetti possono avere un ruolo essenziale nella trasmissione di alcune malattie. Sebbene la maggior parte di queste patologie sia prevenibile con vaccinazioni o chemioprofilassi, è importante adottare norme comportamentali per evitare il contatto con questi vettori, soprattutto con le zanzare, più diffuse negli ambienti rurali, nelle ore notturne e durante la stagione delle piogge.

Si consiglia di:

– evitare l’esposizione alle zanzare, soprattutto nelle ore notturne, rimanendo in ambienti chiusi, preferibilmente con aria condizionata
– posizionare zanzariere alle finestre e intorno al letto, preferibilmente trattate con insetticidi (permetrina)
– indossare abiti di colore chiaro, che coprano braccia e gambe, preferire scarpe chiuse ai sandali
– utilizzare spray insetticidi, fornelletti elettrici con pastiglie a base di insetticidi e spirali antizanzare, solo in ambienti all’aperto o molto ventilati, per evitarne l’inalazione
– applicare repellenti sulla cute esposta e sui vestiti indossati. I repellenti andrebbero applicati ogni 3-4 ore, soprattutto in aree climatiche caldo-umide. Nei bambini va evitata l’applicazione dei repellenti sulle mani, per evitare l’ingestione involontaria del prodotto. La maggior parte dei repellenti può essere utilizzata per bambini di età superiore ai 2 mesi, ad eccezione dei prodotti a base di olio di limone e eucalipto. In ogni caso, nei bambini con età inferiore a 2 anni devono essere utilizzati i repellenti a concentrazione più bassa (a seconda del principio attivo).

9. Morsi di animali.


Morsi o ferite da animali possono essere molto dannosi e determinare la trasmissione di alcune malattie, principalmente la rabbia. Per evitare questi pericoli possono essere presi alcuni accorgimenti:

– prima della partenza è necessario accertarsi di essere in regola con la vaccinazione antitetanica e, ove sia presente il rischio di rabbia, eseguire la vaccinazione
– durante il viaggio evitare di avvicinare o nutrire animali non familiari, domestici e non
– in caso di morso di animale, la ferita va pulita e disinfettata
– ove presente il rischio di esposizione a rabbia, è necessario consultare una struttura sanitaria localmente per prendere in considerazione una profilassi post-esposizione antirabbia (vaccino/immunoglobuline) e dosi booster di antitetanica.

10. Cosa fare al rientro.


Al rientro da un viaggio, in particolare da Paesi ad alta endemia è consigliata una visita medica di controllo: diverse malattie possono manifestarsi anche a distanza di tempo come malaria e parassitosi intestinali.

Questa regola vale soprattutto per bambini affetti da patologie croniche (malattie cardiorespiratorie, diabete mellito, immunodeficienza), per coloro che sono stati esposti ad una malattia infettiva durante il viaggio o che hanno trascorso più di 3 mesi in un Paese in via di sviluppo.
È essenziale consultare il pediatra curante in presenza di febbre, diarrea persistente, vomito, ittero, sintomi urinari, manifestazioni cutanee.
In particolare, è bene sapere che la febbre al ritorno da un’area ad endemia malarica rappresenta una possibile emergenza medica ed è necessario consultare immediatamente il proprio medico curante.

E se il bimbo è molto piccolo …in viaggio con il neonato

Il neonato può affrontare vari tipo di viaggio, purché si presentino le condizioni necessarie al suo comfort.

In aereo

I bambini sani e nati a termine possono viaggiare in aereo a partire da 48 ore dopo la nascita, ma è preferibile aspettare almeno fino al settimo giorno di vita. Per quanto riguarda i neonati prematuri e i bambini con patologie polmonari e cardiache, andrebbe richiesto un parere medico prima di intraprendere il volo.

In automobile

I neonati possono viaggiare in auto, se le condizioni climatiche favorevoli sono garantite all’interno dell’abitacolo. Il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto”, conforme alla normativa europea. Fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia.

E’ preferibile porre il seggiolino sul sedile posteriore: il posto più sicuro per il bambino è il sedile centrale posteriore, più riparato in caso di urto sia frontale che laterale.

La posizione del seggiolino sul sedile posteriore è obbligatoria qualora la macchina possegga l’air bag in corrispondenza del sedile anteriore del passeggero. Non è raccomandabile tenere i bambini in braccio.

Non abusare con l’aria condizionata, ma posizionarla sempre a temperature non inferiori a 22-23 gradi.

Prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che il neonato debba essere alimentato.

In treno

Il treno è una soluzione comoda perché offre più spazio per muoversi, per passeggiare e per collocare il passeggino o l’ovetto in caso di necessità.

In montagna

Temperature adatte anche ai neonati in montagna. Tuttavia, è preferibile che non si tratti di periodi troppo brevi per consentire quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e di pressione atmosferica.  Altezze elevate (superiori a 2000/2500 mt) sono generalmente da evitare.

E’ sconsigliabile anche effettuare gite troppo lunghe o passeggiate impegnative con bambini di poche settimane. Ricordiamo, infatti, che il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta ad essere trasportato “a spalla” da riservare invece per i bambini più grandicelli.

Cosa mangiare

In caso di allattamento materno: nessun problema. Nei casi di allattamento con formula considerare che, soprattutto nei Paesi tropicali l’acqua è una delle più frequenti fonti di malattie gastroenteriche, e molto spesso quella proveniente dagli acquedotti non è potabile. Va, quindi, utilizzata per la preparazione del latte acqua minerale contenuta in bottiglie sigillate.

Se l’acqua disponibile non è potabile, il metodo più sicuro per la potabilizzazione è quello dell’ebollizione che deve essere protratta per almeno 10 minuti; è necessario inoltre conservare l’acqua nello stesso recipiente fino al momento del consumo.

Raggi ultravioletti

Benché siano noti gli effetti benefici della luce solare in età pediatrica, i raggi ultravioletti possono essere anche pericolosi. Alcuni consigli:

i bambini di età < 6 mesi devono essere tenuti all’ombra e devono indossare vestiti che proteggano la maggior parte della superficie corporea; applicare una protezione solare totale nelle zone foto esposte come viso e mani i bambini di età > 6 mesi devono comunque applicare creme solari protettive verso UVA e UVB, da riapplicare sistematicamente dopo il bagno in mare o in piscina; tener presente che l’applicazione di repellenti per insetti riduce l’effetto protettivo delle creme solari. Far indossare sempre ai bambini occhiali da sole e cappelli.