Visite oculistiche: sin dalla nascita
Le visite oculistiche, quelle di controllo agli occhi, vanno fatte sin dalla nascita. Lo sottolineano gli esperti: prevenire significa risolvere i problemi prima che si aggravino.
In Italia ci sono 362 mila non vedenti e più di 1,5 milioni di ipovedenti, i numeri sono in continua crescita. La colpa è pure degli effetti dannosi dell’inquinamento, che incide per esempio sulla miopia, ma che potrebbero essere limitati da una corretta prevenzione. Lo denuncia Iapb, l’agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, in occasione della Giornata Mondiale della vista.
“La prevenzione va fatta fin da neonati – sottolinea Giuseppe Castronovo, presidente di Iapb Italia – vogliamo che alla nascita ci sia una prima visita agli occhi, che va ripetuta a 3, 6 e 12 anni. In seguito va controllata ogni due anni dopo i 40, e ogni anno dopo i 60. Così si impedisce che si aggravino problemi che invece possono essere risolti o ‘fermati’ subito. Con la prevenzione si risparmiano risorse e si evita la cecità”. Le visite oculistiche vanno programmate sin dalla nascita del proprio bebè.
“Oltre l’80% dei problemi visivi può essere prevenuto o curato – precisa Mario Stirpe, presidente del Comitato Tecnico per la Prevenzione della Cecità del Ministero della Salute – con le visite periodiche”. Iniziando, appunto, con visite oculistiche sin dalla nascita. E’ basilare.
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