Cioccolato si, cioccolato no
I bimbi adorano il cioccolato. Molti esperti consigliano di farlo mangiare dopo il primo anno di età. Io ho cominciato a darlo alla mia Benedetta anche qualche mese prima. Inconsciente? Non credo.
Secondo studi recenti, il cacao è uno degli ultimi alimenti in grado di scatenare reazioni allergiche, dopo il pesce, le uova, i crostacei, il latte vaccino, il sedano, le fragole, e molti altri cibi. Non fa male ai denti, poi, anzi! La polvere ha addirittura un potere anticariogeno, grazie ai tanniti, al fluoro e ai fosfati di cui è composta. Contiene, però, pure le endorfine, che favoriscono il piacere, e la teobromina, che migliora i riflessi. Inoltre favorisce lo sviluppo di serotonina, una sostanza che migliora l’umore. E’ quindi considerato stimolante e antidepressivo.
Il cioccolato, tra l’altro, non è di difficile digestione e non fa aumentare il colesterolo. Certo, è ricco di calorie e se viene mangiato spesso può portare ad assumere un eccessivo apporto energetico, ma si può tranquillamente includerlo nella dieta del bimbo, senza esagerare, soprattutto prima che il piccolo abbia compiuto almeno due anni. Basta scergliene uno di buona qualità: il fondente su tutti, perché quello che contiene una maggiore percentuale di cacao. Ce ne sono alcuni tipi al latte, però, che contengono vitamina A e calcio, ottimi per l’organismo del bambino.
Niente paura, quindi. Per la gioia dei vostri piccoli golosoni!
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