Giocare in casa in quarantena

Apr 10
Scritto da Annamaria avatar

Giocare in casa in quarantena non è sempre facile. Bisogna inventarsi cose sempre diverse, dato che i bimbi si annoiano presto. Le attività possono essere molteplici, basta avere tanta fantasia, quindi non vi angosciate. Rimanete sempre partecipi e positivi per i vostri figli, anche se non è facile e ci sono mille timori e tanto disorientamento.

Gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù ci regalano alcune ‘dritte’ per giocare in casa in quarantena. Queste attività sviluppano anche la muscolatura del bambino, allenano l’equilibrio e la coordinazione, quindi sono ottime

Per giocare in casa in quarantena, ecco qualche attività da fare:

CAMMINARE FRA I COCCODRILLI
Preparare un percorso (diritto per i più piccoli, ondulato per i più grandi) utilizzando materiali reperibili in casa: libri, strisce di stoffa, giornali o riviste ripiegati. La larghezza sarà di circa 10 cm, l’altezza da terra minima (5 cm) e il percorso rappresenterà un ponticello “sospeso” su un lago infestato di coccodrilli (che potranno essere pupazzi, bambole, animali, ecc.).
Il bambino dovrà attraversare il lago passando sul percorso, senza mai cadere o poggiare un piede fuori di esso, per non essere mangiato.
Per i più grandi: percorrere il sentiero tenendo in mano un pupazzo.

SALTARE FRA GLI SCOGLI
Creare delle “isole” utilizzando fogli di giornale, libri, o gessetti colorati (se il pavimento lo permette!!). Porre le isole a distanza di 40-60 cm l’una dall’altra e sfalsate (non lungo una linea retta). Il bambino dovrà riuscire a passare mettendo un piede su ogni isola, senza mai cadere o poggiarlo al di fuori.
Variabile per i più grandi e coraggiosi: isole un pochino più larghe, passare dall’una all’altra saltando a piedi uniti.

STRISCIARE NELLA FORESTA
Creare delle “capanne” con i cuscini del divano, o con quelli del letto o con dei cartoni. Il bambino dovrà passarci sotto senza farli crollare, per raggiungere una meta: un castello, una casa, ecc.

IL PERCORSO DEL NINJA
Mettere insieme i tre precedenti, creando un vero e proprio “percorso di guerra”. Le tre prove che lo compongono possono essere bilanciate per adattarle alle varie età/capacità dei bambini.

BECCA LA PAROLA
Il bambino sta in piedi di fronte al genitore, con i piedi uniti e le braccia lungo il corpo. Il genitore parla (racconta una favola, descrive un oggetto, ecc.).
Ogni volta che il genitore pronuncia una certa parola (ad esempio: “poi”) il bambino deve saltare, allargare le gambe e alzare le braccia sopra la testa battendo le mani.
Se lo fa guadagna un punto, se no lo fa, perde. Quando si fa un punto si fa un passo avanti verso il genitore. Il gioco finisce quando lo si raggiunge.
Il gioco è più divertente se ci sono almeno due fratelli, in modo da inserire la competizione come stimolo.

CANESTRO
Si prende un catino per la biancheria e lo si mette sul letto. Ci si allontana di 2-5 passi (a seconda dell’età/capacità del bambino) e poi si lancia una palla nel catino. Un punto ogni centro.
Per i più grandi: andare più lontani dal catino oppure lanciare con una sola mano o lanciare con la mano sinistra (la destra per chi è mancino).

GLI ANIMALI DELLA FORESTA
Si sceglie un percorso (ad esempio dall’inizio del corridoio alla porta della sala da pranzo), poi si chiede al bambino di scegliere una carta coperta (fra 3-4-5 che avrete disegnato).
Sulla carta ci sarà un animale e il bambino dovrà camminare per tutto il percorso come quell’animale:

– Pinguino: camminare con le mani aderenti al corpo, le gambe unite e senza piegare le ginocchia.
– Cavallo: camminare a 4 gambe poggiando solo mani e piedi.
– Serpente: strisciare aiutandosi solo con i gomiti.
– Coniglio: saltellare a piedi uniti senza poggiare le mani
– Papera: camminare stando piegati sulle ginocchia e con le mani sotto le ascelle.
– Gru (per i più grandi): saltellare su un solo piede.

LO SPECCHIO
Il genitore si mette di fronte al bambino, poi assume una posizione, che il bambino deve “ripetere” come se fosse uno specchio (ad esempio se il papà alza il braccio destro il bambino alzerà il sinistro). Ci si alterna nei turni: prima lo specchio è il bambino, poi lo specchio sarà il papà.

I PASSAGGI CON LE MANI E CON I PIEDI
Il genitore e il bambino sono sdraiati supini. Il genitore prende con le mani la palla, viene a sedere a la lancia al bambino. Poi si invertono i ruoli. Può essere svolto anche tenendo la palla fra i piedi. Bisogna essere precisi per passare la palla al compagno. Chi la fa cadere o la lancia male perde un punto.

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