Idee giochi all’aperto
Tante le idee per giochi all’aperto da fare con i nostri bimbi. Con l’arrivo della bella stagione chi ha la possibilità deve stare fuori e divertirsi con gli altri amichetti. Prendere una delle tante idee dei giochi da fare all’aperto e metterla in pratica.
Le idee per i giochi all’aperto possono essere infinite. Qui di seguito voglio proporvi quelle più popolari.
L’Acchiappino:
Si tira a sorte chi deve star sotto. Questo deve cercare di acchiappare un altro bambino e se ci riesce, quest’ultimo a sua volta va sotto. Ci sono vari modi per giocare ad acchiappino:
Acchiappino camminato: tutti i bambini devono camminare, ma non possono correre.
Acchiappino saltellato: tutti i giocatori devono saltellare.
Acchiappino accovacciato: nessuno può essere acchiappato se si accovaccia prima di essere acchiappato.
Acqua, fuoco e fuocherello:
In questo gioco, si nasconde un oggetto a scelta, poi si coprono gli occhi con una benda ad un bambino, mentre un altro bambino nasconde l’oggetto stando attento a non fare rumore. Si toglie la benda al bambino e a questo punto il gruppo degli altri bambini lo aiuta nel ritrovare l’oggetto che è stato nascosto, pronunciando le parole “acqua…acqua..” se il bambino è lontano dall’oggetto, “fuocherello…fuocherello”, se il bambino si sta avvicinando al nascondiglio e “fuoco…fuoco” se è molto vicino. Il bambino allora si metterà a cercare solo in quella zona all’aperto e quando troverà l’oggetto tutti insieme grideranno: “Bum!”.
Acqua, terra, cielo:
In questo gioco all’aperto, i bambini si mettono in cerchio intorno a chi tiene il gioco, ma almeno a 5 – 6 passi da lui.
Questo giocatore lancia la palla, a turno, a ciascuno bambino e nello stesso tempo dirà “Acqua!”, oppure “Cielo!” o “Terra!”.
Il bambino che ha ricevuto la palla deve rilanciargliela gridando il nome di un animale o di un oggetto che sta nell’ambiente chiamato.
I quattro cantoni:
Quattro bambini si dispongono ai vertici del quadrato mentre il quinto giocatore si pone al centro.
Al via i bambini si muovono velocemente, scambiandosi le posizioni.
Il bambino posto nel mezzo deve cercare di occupare un “cantone” lasciato vuoto dai compagni mentre si spostano.
Se ci riesce, il bambino rimasto senza postazione prenderà il suo posto e il gioco può riprendere.
Per scegliere chi deve stare al centro, all’inizio del gioco può essere fatta una conta, oppure un sorteggio.
Corsa coi sacchi:
Questo gioco è una gara molto conosciuta: i bambini dovranno correre con le gambe infilate in un sacco di juta.
Vince chi raggiunge per primo il traguardo precedentemente stabilito.
Lo scopo di questo gioco è arrivare per primi al traguardo.
Nascondino:
In questo gioco non ci sono limiti nel numero dei partecipanti.
Si decide il giocatore che deve contare; mentre questo conta gli altri si nascondono.
Generalmente, il giocatore deve contare (ad occhi chiusi) 10 volte per ogni giocatore presente e quando finisce di contare urla”chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori”.
A questo punto: il bambino che conta deve “tanare gli altri”, cioè: deve andare a cercare gli altri e tornare per primo alla “tana” (il luogo in cui contava) urlando il nome di colui o coloro che ha scovato.
Se alla tana arriva prima un altro giocatore rispetto a quello che conta, e dice: “Tana per me!”, allora è salvo.
“Tana Libera Tutti!”
Nel gioco del Nascondino, è possibile salvare anche gli altri giocatori, ma questo si fa solo alla fine del gioco. Questo succede quando resta da tanare l’ultimo giocatore; egli, se non viene “tanato” prima dalla persona che conta, può arrivare alla tana e urlare:”Tana Libera Tutti!” e in questo modo: tutti quelli che erano stati “tanati” durante il gioco, vengono automaticamente liberati.
Frittella: Frittella, in questo gioco, indica un errore o un fallo da parte dei giocatori.
Ruba bandiera:
Materiale necessario per il gioco: un pezzo di stoffa che simboleggia la bandiera da rubare.
Devono esserci 2 squadre (ad esempio: squadra Rossa e squadra Blu) composte dallo stesso numero di giocatori.
L’oggetto del gioco, che deve essere rubato, è una bandiera (generalmente rappresentata da un pezzo di stoffa).
Consideriamo un campo da gioco in cui nel centro c’è il “banditore”, ovvero: colui che tiene la bandiera e che chiama i giocatori (che sono numerati in ordine crescente e in modo uguale per ogni squadra; ad esempio: sia la squadra rossa che quella blu hanno gli stessi numeri e quindi i giocatori sono numerati dall’1 al 10), mentre ai lati del “banditore” ci sono le due squadre schierate in riga una difronte all’altra. Quindi: il campo da gioco è come un quadrato con un lato vuoto.
Dal punto in cui è situato il “banditore” parte una linea (che di solito è immaginaria) che separa le zone delle due squadre.
Questa linea ricopre un ruolo molto importante nello svolgimento del gioco. Infatti: quando il banditore chiama un numero che corrisponde a due giocatori (uno di una squadra e uno di un’altra) questi devono correre verso il banditore a prendere la bandiera, senza però sorpassare la linea di separazione, altrimenti il punto viene dato alla squadra avversaria.
Quando il banditore chiama i numeri, il giocatore che prende la bandiera per primo scappa verso la propria squadra e fa punto nel momento in cui supera di poco la riga della propria squadra. In questo caso: il giocatore avversario può superare la linea di separazione, perchè deve rincorrere l’altro giocatore e cercare di toccarlo prima che arrivi nella zona dopo la sua squadra, in modo tale da fare punto ed evitare che lo faccia l’altro.
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