Cosa mangiare in gravidanza secondo la PNEI
Si parla sempre più di alimentazione giusta col pancione. Cosa mangiare in gravidanza è basilare. Secondo la PNEI, la Psiconeuroimmunologia Clinica, ci sono regole facili e precise.
La PNEI riguarda l’interazione tra psiche, neurologia, endocrinologia e immunologia, molto uniti tra di loro. Si occupa proprio di questa interazione reciproca tra il comportamento, l’attività mentale, il sistema nervoso, il sistema endocrino e la risposta immunitaria degli esseri umani. Secondo la PNEI l’epigenetica è basilare: in gravidanza mangiare bene farà sì che il neonato, ereditando la genetica dalla mamma, crescerà sano, basta sapere cosa.
Cosa mangiare in gravidanza secondo la PNEI quindi?
Verdure fresche e crude: gli ortaggi ci forniscono vitamine e minerali di qualità, oltre a facilitare la digestione e il transito intestinale. Per cena, è meglio optare per le verdure cotte dato che sono più facili da digerire, e danno all’organismo fibra non infiammatoria e ad azione prebiotica.
Ogni mattina a colazione una porzione di frutta di vario tipo. Ma, dati gli zuccheri, solo a colazione, appunto.
A ogni pasto va aggiunta una porzione di proteine di qualità, come uova, pesce, carne e legumi, da alternare per poter beneficiare della varietà dei loro componenti.
Come fonte di grassi sani, usare l’olio extravergine d’oliva, le olive, l’avocado, il burro e la frutta secca (che, oltre al grasso, apportano minerali e calcio).
Limitare farine, zuccheri e ridurre drasticamente il consumo di latticini: il loro carico ormonale può essere dannoso.
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