Ecografia strutturale
L’ecografia strutturale di solito si fa tra la 19esima e la 21esima settimana di gravidanza. E’ consigliata, ma non obbligatoria. E’ un accertamento diagnostico che serve per valutare gli organi interni del feto e così conoscere l’effettivo stato di salute: si osserva la loro forma e la completezza della loro struttura.
L’ecografia strutturale, o detta anche morfologica, aiuta pure a misurare il flusso del cordone ombelicale e a trarre importanti indicazioni riguardo alle dimensioni del feto. Grazie a questo esame diagnostico è possibile stabilire il sesso del nascituro e identificare la sua posizione per valutare la miglior strategia da seguire per procedere alle operazioni di parto.
Tramite l’ecografia strutturale il medico può fare un’analisi approfondita del cranio, distinguere il cervello ed il cervelletto, oltre al corpo calloso e a tutte le aree minori, così da poter escludere le principali patologie che possono riguardare il sistema nervoso centrale. Si visualizzano anche la bocca, il labbro e le cavità orbitarie del feto. Idem per il torace: è possibile valutare con esattezza la posizione del cuore e se il funzionamento dei vasi sanguigni presenti anomalie. L’analisi della parete addominale e dei suoi organi, oltre che della vescica, dei reni e dei polmoni e dello scheletro completano l’esame. Quella dello scheletro serve alla misurazione degli organi fondamentali e allo studio della colonna vertebrale, utile ad escludere patologie come la spina bifida. Se fatta in 3D ha immagini ancora più precise e dettagliate.
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