Attività fisica per depressione post parto
L’attività fisica per ridurre i rischi di depressione post parto? Sembrerebbe di sì. Una ricerca realizzata in Spagna e pubblicata su Birth sottolinea, infatti, come l’attività fisica possa dare una mano anche a chi è già colpito da depressione post parto. “L’attività fisica potrebbe rappresentare uno degli strumenti, non l’unico ovviamente, cui ricorrere per il trattamento di questa condizione clinica, avendo probabilmente un effetto maggiore se svolta nei nove mesi di attesa”, dice il dottor Paolo Amami, neuropsicologo e psicoterapeuta di Humanitas.
Per la depressione post parto quindi ottima l’attività fisica. Secondo il ministero della Salute il rischio maggiore di insorgenza è tra le sesta e la dodicesima settimana dalla nascita del bambino.
“Circa il 50% degli episodi depressivi si verifica prima del parto – ricorda il dottor Amami – rappresentando, inoltre, un fattore di rischio per l’insorgenza di depressione in futuro. Lo stato depressivo influenza anche la relazione della donna con il neonato mettendone potenzialmente a rischio sia lo sviluppo emotivo sia lo sviluppo cognitivo”.
Dallo studio è venuto fuori che il movimento fisico in gravidanza e nel periodo successivo alla nascita del bebè potrebbe essere una strategia sicura per un miglior benessere psicologico della donna. “Bisogna considerare certamente degli effetti fisiologici, l’attività fisica, infatti, stimola la produzione di endorfine, sostanze associate a una sensazione di benessere, e quella di alcuni neurotrasmettitori come la norepinefrina o la serotonina. Non dobbiamo sottovalutare poi il possibile effetto dell’attività fisica sull’autostima e sulla percezione che si ha di sé: ci si sente e ci si vede più in forma”, sottolinea il medico.
L’attività fisica per scongiurare la depressione post parto è ottima. “L’attività fisica, secondo quanto argomentato nello studio, influenza il sistema emotivo, migliora l’autostima e ha un effetto distraente dai pensieri negativi che rappresentano il viatico dell’umore flesso o depresso”, spiega lo specialista.
“Più di altri approcci terapeutici, in caso di depressione post parto, l’attività fisica sembra efficace nel ridurre la sintomatologia, dicono gli autori dello studio. Non sembra inoltre una questione di intensità o frequenza: i benefici ci sono comunque”, chiarisce ancora..
“Convincere un soggetto depresso a mettersi in movimento non è mediato, ovviamente non basta consigliarlo. Pertanto bisogna guardare a questa possibilità all’interno di un approccio terapeutico più completo, quindi all’interno di un setting psicoterapeutico. Questa permetterà di mettere ordine tra i pensieri e anche di far maturare una maggiore motivazione, in modo che poi il soggetto sia pronto ad accogliere l’indicazione a praticare attività fisica – aggiunge poi – Il consiglio potrebbe essere quello di fare esercizio fisico nei mesi di gravidanza, se le condizioni di salute lo permettono, anche per contenere il rischio di depressione perinatale. Così le neo-mamme avranno più risorse per accogliere i cambiamenti legati alla maternità”.
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