Dopo un parto cesareo è la cicatrice a preoccupare molte donne. Come curare la cicatrice dovuta a un parto cesareo? Come cercare di farla rimarginare nel miglior modo possibile?
Per far sì che la cicatrice del dopo parto cesareo possa guarire perfettamente, bisogna avere dei piccoli accorgimenti. Durante la prima settimana l’incisione nel ventre fa male e i muscoli addominali risentono dell’operazione, è opportuno, quindi, evitare di fare sforzi inutili. Meglio stare a riposo, evitare i lavori domestici, di fare le scale, di guidare e di sollevare pesi. Per almeno due settimane cercare di farsi aiutare il più possibile. Si puó tenere in braccio il neonato, ma, se si hanno più figli, non prendere in braccio anche gli altri bimbi.

Bisognerà lavare la cicatrice del parto cesareo con acqua e sapone preferibilmente con le mani ed evitando la spugna, asciugarla con garza sterile, tamponando e non strofinando, poi lasciarla prendere aria per qualche minuto. Meglio non coprirla con cerotti, ma attente a che non si sfregi con gli abiti indossati.
Per curarla evitare le soluzioni contenenti iodio: possono arrivare al bebè attraverso il latte e rischiano di fissare i punti alla pelle, rendendoli più difficili da togliere. E, a proposito dei punti esterni: si possono togliere dopo una decina di giorni, ma il processo di cicatrizzazione è lento. Soprattutto le prime settimane si sente la pelle tirare e pizzicare e in alcuni punti manca la sensibilità, ma è normale, non preoccuparsi inutilmente. Cercare, invece, di mantenere la’epidermide idratata, con gel ed estratti naturale, come la rosa mosqueta, la calendula, la lavanda o l’aloe: favoriscono la cicatrizzazione e attenuano l’infiammazione, riducono la pigmentazione e lo spessore della cicatrice e ne migliorano l’aspetto.
Dopo aver tolto i punti e quando la ferita non fa quasi più male, si può iniziare a massaggiare la cicatrice con le dita così da ridurne le dimensioni e appiattirla. Esistono creme per ridurre il rossore e le dimensioni delle cicatrici: chiedere al proprio medico se sono compatibili con l’eventuale allattamento, se, invece, non allattate, andate tranquille e usatele, vi aiuteranno.

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Questo articolo è stato pubblicato da Annamaria il giovedì, Settembre 10th, 2015 alle 15:34 nelle categorie PANCIONE E PARTO. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.