Parto con ventosa

Nov 05
Scritto da Annamaria avatar

Il parto con ventosa viene ancora fatto, anche se non è molto diffuso. E’ una pratica preferibile al forcipe o al parto cesareo. Serve per facilitare l’uscita dal canale vaginale del bambino, si usa una ventosa che è a forma di una coppetta, fatta in modo che possa aderire alla testa del bebè.

Se il bimbo non riesce a uscire dal canale vaginale, può essere praticato un parto con ventosa per scongiurare la sofferenza fetale. E’ una tecnica a cui si fa ricorso quando ci sono alterazioni del tracciato e quindi si notano anomalie nell’attività cardiaca del feto o quando c’è un arresto del travaglio. Si usa pure quando la partoriente non ha più la forza di spingere.

E’ sconsigliato quando il bebè sta nascendo a meno di 32 settimane di gestazione, se la dilatazione è incompleta, se il feto è in una posizione non corretta, pure in caso di patologie fetali. Il parto con ventosa non presenta rischi particolari, sempre che si pratichi con una dilatazione completa e il giusto posizionamento del feto. E’ necessario sempre seguire i consigli del personale medico, preparato ed esperto.

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