Parto in emergenza Coronavirus
Il parto in emergenza Coronavirus è da sole: i papà non possono assistere. “E’ stato limitato moltissimo l’accesso al padre del nascituro e la sua presenza in ospedale, come degli altri visitatori. Anche al momento del parto, la donna è sola, il papà non è ammesso per ora. Ci rendiamo conto che sono misure difficili da comprendere, ma è necessario per evitare la propagazione del virus, seppur involontaria, ai sanitari e da loro alle altre donne in gravidanza”, spiega Giorgio Epicoco, direttore di Ostetricia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
E’ più triste, ma è così: in emergenza Coronavirus il parto è da sole con il personale sanitario necessario. Non bisogna avere paura, non c’è da temere. “Tutti indossano la mascherina, sia il personale, che i visitatori come pure le donne in gravidanza. Gli ambienti sono sottoposti a una sanificazione costante”, spiega il medico.
In emergenza Coronavirus il parto è da sole, niente papà ad abbracciare subito il neonato. Ma subito dopo il dono della vita coinvolge tutti, ci sarà la goia, ci sarà la felicità, ci sarà la condivisione. Solo dopo purtroppo, quindi forza e coraggio. Andrà tutto bene.
Tags: accorgimenti, coronavirus, covid 19, donna, emergenza coronavirus, mamma, ospedale, pancione e parto, pandemia, parto, Parto in emergenza Coronavirus, partorire, regole