Preparazione al parto
La preparazione al parto dopo nove mesi di gestazione è importante. Molte di noi hanno paura del dolore legato al travaglio, ma ognuna saprà come regolarsi, scegliendo la soluzione tra quelle previste che fa più al caso suo.
Per la preparazione al parto le donne sanno che esistono tante valide possibilità per soffrire il meno possibile, per affrontare uno dei momenti più importanti della vita serenamente e con grande sicurezza. Basta essere consapevoli che mettere al mondo un bebè è da sempre l’esperienza più forte della nostra esistenza.
Anna Ucchesu, medico, specialista in Audiologia, su ‘La legge per tutti’, elenca i vari metodi di preparazione al parto con grande chiarezza. Eccoli qui di seguito:
Camminare: il movimento tra una contrazione e l’altra fa da anestetico e determina un maggior flusso di sangue. Al momento della contrazione la donna affronta il dolore assecondando il proprio corpo: a cavalcioni di una sedia, in posizione inginocchiata, su una palla. Tutte queste posizioni inducono il collo dell’utero a dilatarsi. In posizione sdraiata, il collo dell’utero si restringe e questo determina più fatica e dolore.
Respirazione: la respirazione è fondamentale sia nella fase dilatante che in quella espulsiva. Una profonda espirazione rilascia completamente tutti i muscoli del corpo. L’utilizzo della voce, soprattutto impostata su toni profondi, permette di produrre energia che si orienta verso il basso addome.
Massaggi: vendono eseguiti sia nella parte dove si avverte dolore (contropressione), sia sulla pianta dei piedi, tra una contrazione e l’altra, per avere sollievo.
Training autogeno: rappresenta una forma diffusa di assistenza e preparazione al parto, consiste in una metodica di rilassamento focalizzata sulla respirazione che deve essere lenta profonda e regolare, e sul rilassamento dei singoli muscoli.
Anestesia epidurale: consiste nell’iniettare un anestetico nella colonna lombare allo scopo di bloccare gli stimoli dolorosi. E’ necessario che chi decide di avvalersi di questo metodo effettui una visita anestesiologica e si sottoponga ad esami ematochimici. L’epidurale viene eseguita inserendo un catetere tra le vertebre lombari e somministrando l’analgesico a più riprese. La procedura viene eseguita da un anestesista che deve essere presente in sala parto. La somministrazione del farmaco avviene solo quando la dilatazione c’è già.
Protossido di azoto o gas esilarante: favorisce il rilassamento della mamma riducendo la sensazione di dolore e l’ansia in quanto agisce sul sistema nervoso centrale inducendo la produzione di endorfine. Per poterne usufruire è sufficiente firmare un consenso in sala parto.
Autoipnosi medica: è una metodica che consente alla mamma di aumentare la capacità di autocontrollo per sopportare i dolori del parto, non determina perdita di coscienza. La tecnica viene insegnata da un medico ipnotista o da uno psicologo e la gravida può metterla in atto da sola durante le fasi del travaglio fatta eccezione per la fase espulsiva che richiede la totale collaborazione e partecipazione della mamma. La presenza del medico specialista in ipnosi o dello psicologo non è richiesta in sala parto.
Agopuntura: è una tecnica medica della tradizione cinese che consiste nel posizionare, da parte di un medico agopuntore, degli aghi particolari in alcune parti del corpo. Gli aghi vengono inseriti, mezz’ora prima del parto, parallelamente alla cute, non sono dolorosi e non ostacolano i movimenti della donna. Con la tecnica dell’agopuntura si ha accelerazione nella dilatazione del collo dell’utero, le contrazioni sono più efficaci e meno dolorose.
Parto in acqua: consiste nel far partorire la donna in speciali vasche capienti contenenti acqua a temperatura stabile. Il senso di leggerezza indotto dall’acqua aiuta la donna a sopportare il dolore delle contrazioni, inoltre la temperatura dell’acqua favorisce l’irrorazione dei genitali femminili facilitando la fase espulsiva.
La preparazione al parto deve essere affrontata con la consapevolezza di ogni piccolo particolare, ma anche con estrema naturalezza e la voglia di compiere, felicemente, il miracolo della vita.
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