Procreazione assistita 2017: novità

Molte le novità sulla procreazione assistita in questo 2017. Il decreto del Ministero della Giustizia 28 dicembre 2016, n. 265 con il quale è stato approvato il Regolamento in materia di manifestazione della volontà di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) è stato pubblicato sulla G.U. n. 40 del 17 febbraio 2017.
Le novità della procreazione assistita 2017 riguardano il consenso informato: il decreto impone una dichiarazione di volontà, bisogna accettare i rischi della fecondazione e degli altri trattamenti sanitari richiesti.
Si ricorda che la fecondazione assistita è solo uno dei metodi di procreazione garantiti dalla legge: si riferisce alla sola inseminazione artificiale . Ci sono però anche cure diverse e meno invasive: anche per queste è necessario un consenso regolamentato.
Le novità sul consenso informato riguardano i diritti della partoriente, oltre che sul diritto dell’embrione: si vuole rispettare la volontà di chi aderisce alla fecondazione assistita, attuando la precedente Legge sulla procreazione.
Ecco le novità della procreazione assistita 2017.
La fecondazione assistita, l’inseminazione artificiale e tutte le tecniche di assistenza medica richiedono un consenso informato, nel rispetto di madre, padre e dell’embrione.
Il consenso vuole che sia espressa la volontà ad accettare i tempi di fecondazione, le terapie mediche necessarie alla procreazione e gli accertamenti regolati dalla legge. Ad essi sono collegati anche gli effetti collaterali delle tecniche adottate e chiaramente i rischi.
Si dà risalto all’accettazione delle conseguenze sociali legate alla fecondazione assistita: l’embrione ha diritti, la futura mamma ha diritti e dovrà esprimere il suo consenso anche riguardo ai problemi biotici della sua scelta.
Il consenso informato sulla donazione
Riguardo alla procreazione assistita, ci si è preoccupati di inserire il consenso alla donazione dei gameti maschili e femminili, essenziali per la fecondazione assistita e l’inseminazione artificiale. I gameti potranno essere riutilizzati, solo se il possessore darà il suo consenso, ma anche ritirarlo.
Il consenso informato può essere revocato, può accadere che i costi diventino proibitivi, oppure che il medico sconsigli di procedere. Tutte queste possibilità dovranno essere considerate.
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