Gravidanza ectopica
La gravidanza ectopica avviene quando l’impianto dell’ovulo è al di fuori dell’endometrio e della cavità uterina, a livello della cervice, dell’ovaio, delle tube o della cavità pelvica o addominale. La gravidanza ectopica, quindi, c’è quando l’ovulo si impianta in una zona diversa rispetto a quella in cui dovrebbe.
Le stime parlano di un caso di gravidanza ectopica ogni circa 200 gravidanze accertate.
Se la gravidanza ectopica non viene ravvisata e curata, può anche portare alla morte.
I sintomi più riconoscibili sono quelli di dolori simili a crampi alla pancia e di perdite ematiche, che in genere si verificano poco dopo la prima mestruazione mancata.
Il primo segnale, in genere, è dato dalla perdita di sangue, cui poi fanno seguito i crampi e tensione pelvica. L’emorragia è la conseguenza più diretta della rottura della tuba, che provoca poi anche il dolore e l’ipotensione.
La gravidanza ectopica dovrebbe essere scoperta nel giro di sei o massimo otto settimane: nel caso non fosse così, potrebbe verificarsi del dolore improvviso sulla parte inferiore dell’addome, poi potrebbe seguire anche uno svenimento.
In caso di gravidanza ectopica si ricorre all’intervento chirurgico oppure si assume del metotrexato, che è prescritto quando non si sono verificate rotture, se una eventuale rottura è inferiore ai 3,5 centimetri di diametro e se non è presente alcuna attività cardiaca del feto.
Per quanto riguarda invece la soluzione dell’intervento chirurgico, questo consiste in una salpingotomia (asportazione chirurgica di una parte di salpinge uterina), con la conseguente evacuazione del prodotto del concepimento e con l’eventuale riparazione della tuba. La salpingotomia di solito viene eseguita con laparoscopia (tecnica chirurgica mini invasiva). Non si ricorre quasi più a laparotomia (incisione chirurgica).
A seconda dei singoli casi, potrebbe rendersi necessario un eventuale futuro intervento ricostruttivo: una soluzione che potrebbe permettere pure l’impianto di altre gravidanze. L’impossibilità della riparazione è piuttosto rara. Se dovesse verificarsi, bisognerebbe eseguire un’isterectomia.
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