Infezioni alimentari in gravidanza

Nov 10
Scritto da Annamaria avatar

Bisogna stare sempre attente alle infezioni alimentari, in gravidanza, ovviamente, ancora di più.

Le infezioni alimentari sono causate dalla presenza di batteri vivi e vitali che si trovano  all’interno di un alimento in grado di superare la barriera gastrica di chi mangia e di arrivare all’intestino. In gravidanza dovete stare doppiamente accorte.

La contaminazione dei cibi può avvenire in tantissime maniere. Alcuni microrganismi sono presenti negli intestini di animali sani e vengono in contatto con le loro carni (trasmettendosi poi a chi le mangia) durante la macellazione. Frutta e verdura possono contaminarsi se lavate o irrigate con acqua contaminata da feci animali o umane.

La Toxoplasmosi è causata dal toxoplasma gondii, si trasmette ingerendo cibi contaminati e mal cotti. Per evitare il contagio: consumare verdure crude e frutta cruda solo dopo accurato lavaggio (questi alimenti possono essere contaminati con oocisti); lavarsi accuratamente le mani, in particolare dopo aver toccato materiale potenzialmente contaminato da oocisti (giardinaggio, manipolazione di ortaggi, ecc) o con cisti di latenza (carni crude) e prima dei pasti per prevenire il contagio accidentale con il meccanismo mani-bocca; consumare solo carni ben cotte (le carni crude o cotte in modo incompleto possono contenere cisti di latenza).

La Listeriosi si prende con l‘assunzione di verdure contaminate dalle feci di animali portatori. E’ possibile il contagio anche tramite alimenti a base di pesce e frutti di mare. La listeria può essere potenzialmente presente in tutti gli alimenti crudi perciò è importante assicurarsi di cuocerli per bene per distruggere il germe. La gravità dei sintomi a carico della madre può variare ma l’infezione comporta dei rischi soprattutto per il feto: meningite, setticemia, parto prematuro e aborto sono quelli più gravi. Per prevenire questa tra le infezioni alimentari in gravidanza dovete evitare di mangiare: formaggi, soprattutto quelli freschi e a pasta molle; latte, quello in polvere, crudo e mal pastorizzato; carne, soprattutto quella cruda, gli insaccati, ma anche pollami cotti e crudi; pesce affumicato; verdure crude, non adeguatamente lavate; latte crudo non pastorizzato; alcuni tipi di formaggi, ad esempio quelli a pasta molle, ma anche i formaggi freschi in fiocchi e quelli ottenuti dal latte crudo. Sono piuttosto sicuri i formaggi a pasta semidura e dura come il Grana padano, il Parmigiano-Reggiano, il Pecorino romano e quello toscano;  patè e creme di carne e formaggio refrigerate;  hot dog, hamburger ed alimenti pronti al consumo se non riscaldati ad alte temperature; pesce affumicato refrigerato.

La Salmonellosi è un’infezione alimentare causata dal batterio della salmonella. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) che rappresentano i veicoli di infezione.L’infezione da salmonella (salmonellosi) di solito colpisce l’intestino, causando vomito, febbre e altri sintomi. Per prevenirla bisogna: non consumare uova crude o poco cotte, maionese, gelati e zabaione preparati in casa; Evitare di bere latte non sterilizzato mediante pastorizzazione o metodo UHT; non consumare carne cruda o poco cotta, frutti di mare crudi o poco cotti ed assicurarsi che il metodo di cottura consenta il superamento dei 70 °C anche nella parte interna (il microonde non è adeguato); mantenere separati i cibi cotti da quelli crudi per impedire la contaminazione crociata una volta pronti, se non consumati nell’immediato; refrigerare le pietanze dopo la preparazione, inclusa la cottura, ad una temperatura inferiore ai 4 °C; proteggere i cibi dall’accesso di insetti e di altri animali.

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