Bambini e poesie: Natale de guerra

Dic 25
Scritto da Annamaria avatar

I bambini durante le festività recitano poesie. Auguri a tutti. Quando ero piccola, ho amato tanto Trilussa e la sua indimenticabile Natale de guerra. L’ho imparata a memoria e ho voluto farla sentire a tutti prima del pranzo di un 25 dicembre di molti anni fa.

Non è cambiato poi molto da allora. Anche in questo 2018 per tanti piccoli sarà un Natale de guerra. E’ per questo che voglio proporvela qui in questo giorno così importante in cui tutti ci sentiamo più buoni e le poesie dei bambini ci riscaldano il cuore prima di gustare squisite pietanze con i nostri cari.

Natale de Guerra – Trilussa

 

Ammalappena che s’è fatto giorno,

la prima luce è entrata ne la stalla 

e er Bambinello s’è guardato intorno. 

Che freddo, mamma mia! Chi m’aripara? 

Che freddo, mamma mia! Chi m’ariscalla? 

Fijo, la legna è diventata rara 

e costa troppo cara pè compralla… 

E l’asinello mio dov’è finito? 

Trasporta la mitraja 

sur campo de battaja: è requisito. 

Er bove?  Pure quello… 

fu mannato ar macello. 

Ma li Re Maggi arriveno? E’ impossibbile

perchè nun c’è la stella che li guida; 

la stella nun vò uscì: poco se fida 

pè paura de quarche diriggibbile…- 

Er Bambinello ha chiesto:- Indove stanno 

tutti li campagnoli che l’antr’anno 

portaveno la robba ne la grotta? 

Nun c’è neppuro un sacco de polenta, 

nemmanco una frocella de ricotta… 

Fijo, li campagnoli stanno in guerra, 

tutti ar campo e combatteno. La mano 

che seminava er grano 

e che serviva pè vangà la terra 

adesso viè addoprata unicamente

per ammazzà la gente… 

Guarda, laggiù, li lampi 

de li bombardamenti! 

Li senti, Dio ce scampi, 

li quattrocentoventi 

che spaccheno li campi?

Ner dì così la Madre der Signore 

s’è stretta er Fijo ar core 

e s’è asciugata l’occhi cò le fasce. 

Una lagrima amara pè chi nasce, 

una lagrima dòrce pè chi more…

La trovo intensa, triste, bellissima. Continuo ad amare questi versi immensamente. Le poesie devono far riflettere, anche i bambini, e regalare emozioni. Mi auguro che nel mondo la diversità non sia più un problema, che i muri vengano finalmente abbattuti, ma senza conflitti. Che la pace non sia poi il miraggio che noi tutti inseguiamo da sempre.

Buon Natale!

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