Emergenza Coronavirus: negozi che rimangono aperti

Mar 12
Scritto da Annamaria avatar

Per l’emergenza Coronavirus chiude tutto. Rimaniamo a casa con i nostri bambini e preserviamo in questo modo la nostra salute e quella degli altri. É l’unico modo per bloccare il contagio in italia.

Le attività commerciali, la maggior parte, abbassano le serrande, ma quali sono i negozi che rimangono aperti durante l’emergenza legata al Coronavirus?

Ecco fino al 25 marzo in piena emergenza Coronavirus i negozi chiusi e quelli che rimangono aperti.

Il Dpcm, l’ultimo firmato dal premier Antonio Conte, blocca fino al 25 marzo le seguenti attività commerciali:

Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle consegne a domicilio, delle mense e del catering continuativo su base contrattuale.

Parrucchieri, barbieri, estetisti.

Rimangono invece aperte le seguenti attività:

Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, commercio al dettaglio di prodotti surgelati

Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici

Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati

Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati

Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati

Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico

Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari

Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione

Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici

Farmacie

Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica

Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati

Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale

Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici

Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia

Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento

Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini

Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet

Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione

Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono

Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici

Per quanto riguarda i servizi alla persona, sfuggono alla sospensione solo:

Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia

Attività delle lavanderie industriali

Altre lavanderie, tintorie

Servizi di pompe funebri e attività connesse

La stretta non riguarda gli autogrill e i bar delle stazioni: “restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Inoltre “restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi”.

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