Emergenza Coronavirus: negozi che rimangono aperti

Per l’emergenza Coronavirus chiude tutto. Rimaniamo a casa con i nostri bambini e preserviamo in questo modo la nostra salute e quella degli altri. É l’unico modo per bloccare il contagio in italia.
Le attività commerciali, la maggior parte, abbassano le serrande, ma quali sono i negozi che rimangono aperti durante l’emergenza legata al Coronavirus?
Ecco fino al 25 marzo in piena emergenza Coronavirus i negozi chiusi e quelli che rimangono aperti.
Il Dpcm, l’ultimo firmato dal premier Antonio Conte, blocca fino al 25 marzo le seguenti attività commerciali:
Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle consegne a domicilio, delle mense e del catering continuativo su base contrattuale.
Parrucchieri, barbieri, estetisti.
Rimangono invece aperte le seguenti attività:
Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Per quanto riguarda i servizi alla persona, sfuggono alla sospensione solo:
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse
La stretta non riguarda gli autogrill e i bar delle stazioni: “restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.
Inoltre “restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi”.
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