Articoli della categoria ‘BLOG & FORUM’

Come cambiare la vita dei bambini ‘svantaggiati’

Ago 31
Scritto da Annamaria avatar

Gli stupri di Palermo e Caivano fanno rabbrividire. La violenza tra ragazzi della stessa età è ancora più abominevole. In questi giorni si discute come cambiare la vita dei bambini ‘svantaggiati’, quelli che vivono in quartieri difficili, dove crescere è complicato. Raffaella Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children, dice la sua e chiede a gran voce un impegno da parte delle istituzioni.

cambiare la vita di bambini svantaggiati

Cambiare la vita dei bambini che partono ‘svantaggiati’ è possibile. “La violenza tra pari si annida nei contesti più diversi dal punto di vista sociale ed economico. Ma certamente quando si vive in un territorio deprivato è ancora più difficile avere i mezzi e gli strumenti necessari per prevenirla. Per uscire dalla spirale di ricatti e di soprusi dentro cui chi la esercita costringe le proprie vittime”, dichiara la Milano.

L’organizzazione rileva che in un territorio come Caivano, dove 1 quinto della popolazione è rappresentato da bambine, bambini e adolescenti (il 20,7% pari a 7.474), solo il 17% degli alunni della scuola primaria ha accesso alla mensa scolastica. E solo il 30% può frequentare il tempo pieno. “La carenza o la mancanza di questi servizi contribuiscono, negli anni, all’insuccesso scolastico: guardando alla fascia 25-49 anni, solo il 38,4% si attesta al diploma di scuola superiore, contro una media nazionale del 46,6%. Mentre chi va oltre e si laurea è il 9,3%, la metà della media nazionale (18,6%) e una percentuale molto inferiore rispetto a quella del territorio provinciale (15,6%). Nella fascia 15-24 anni il 54,8% studia (meno della media nazionale pari 62,3%). Il 14,5% è occupato (media Italia 20%), poco meno di 1 su 3 ingrossa le fila dei NEET (30,7%)”, sottolinea la direttrice di Save the Children.

“Sono purtroppo molte nel nostro Paese le ‘periferie dei bambini’ dove si concentrano tutti i fattori di svantaggio. E’ da questi luoghi che occorre partire per costruire una rete di protezione educativa all’altezza delle necessità. Per questo motivo, Save the Children chiede la realizzazione di ‘aree ad alta densità educativa’, con un investimento straordinario. A valere sul Pnrr, finalizzato a dotare questi quartieri di asili nido, scuole a tempo pieno, mense gratuite, spazi per lo sport e il gioco”. Cambiare la vita dei bambini ‘svantaggiati’ si può. “Un primo passo, concreto, per trasformare il volto dei quartieri più a rischio. E, allo stesso tempo, per non lasciare da soli e sostenere concretamente tutti coloro che, in questi territori, sono impegnati al fianco dei minorenni”, conclude Raffaela Milano.

Borraccia green, ma pulita

Ago 18
Scritto da Annamaria avatar

La borraccia per essere green? Sì, ma pulita! Mia figlia ormai ne fa uso ogni giorno, sempre nel suo borsone di danza. Anche ora che sta studiando a NY ce l’ha con sé. E’ una scelta positiva per ridurre l’uso di plastica monouso, per aiutare l’ambiente, per sconfiggere gli sprechi della società in cui viviamo. Ma deve essere pulita. Sempre. Si potrebbe incorrere in problemi spiacevoli altrimenti.

Molti di noi, io stessa, spesso, per fare in fretta, svuotiamo la nostra tantogreenborraccia e poi la riempiamo. Ma va pulita per bene: bisogna fare molta attenzione alla presenza di batteri nelle borracce.

La proliferazione batterica, la formazione di muffe e funghi, e la presenza di odori e sapori sgradevoli sono dietro l’angolo per quel che riguarda la tanto amata borraccia, che è davvero green e di tendenza, ma deve essere pulita con cura.

Come pulire la borraccia in alluminio

L’ideale è riempire la borraccia con acqua calda fino a metà con una goccia di detersivo, sciacquarla e poi asciugarla con cura. Si può anche fare un lavaggio in lavastoviglie ad alte temperature (50-70°) con asciugatura e una pastiglia di detersivo. 

Come lavare la borraccia in acciaio inox

Si consiglia il lavaggio in lavastoviglie ad alte temperature con pastiglie di detersivo. Prima di riporla, meglio effettuare un lavaggio con lo scovolino in modo da eliminare qualsiasi traccia di batteri.

Come lavare la borraccia in vetro

E’ consigliato l’utilizzo di uno scovolino per bottiglie, molto efficiente per pulire lo strato di sporco nel fondo della borraccia. E’ meglio evitare il lavaggio in lavastoviglie, utilizzando solo detersivo, scovolino e acqua calda.

Post parto: “Fisico che non mi appartiene”

Ago 04
Scritto da Annamaria avatar

Nei giorni scorsi si è molto parlato della showgirl venezuelana Mariana Rodriguez. Salita in passerella a 3 mesi dal post parto, ha sfilato con le sue forme più morbide indossando costumi per Pin-Up Stars, brand leader nel mondo dell’abbigliamento beachwear, a Firenze, a Fortezza da Basso. La 32enne, a caldo, in un post, ha poi confessato candidamente di averlo fatto con orgoglio, anche se, parole sue, all’inizio ha provato vergogna per la pancia e le smagliature. “Un fisico che non mi appartiene, ha detto.

post parto fisico che non mi appartiene

Mariana si è sentita ‘diversa’, eppure il suo messaggio è assolutamente positivo: alla fine ha accettato, infischiandosene del suo imbarazzo, sentendosi libera di mostrarsi, non seguendo un canone sbagliato di perfezione, lanciando così un messaggio di body positivity importante.

La Rodriguez ha semplicemente esternato un sentimento che è comune in tante donne. Nel post parto sono molte a pensare: “Questo è un fisico che non mi appartiene”. Ma non è così: il corpo ritornerà quello di un tempo e se non sarà proprio lo stesso, non importa. E’ la nostra stabilità interiore a essere importante. Siamo speciali, anche con un po’ di pancia in più e le smagliature. Perché la perfezione, figlia di stereotipi sorpassati, di modelli sbagliati, creati con filtri ad hoc sui social, non esiste.

“OMG! Sono al mio 3° mese di post parto, ritornare alle passerelle con un fisico che sinceramente sento che NON mi appartiene e di fare una sfilata con le modelle più gnocche, con i fisici più belli che ha l’Italia mi ha messo ha dura prova di soggezione – ha rivelato Mariana su Instagram – Soprattutto nel momento di fare ‘fitting’. Non lo nego. Vi confesso che ho provato vergogna a mostrare la mia pancia piena di smagliature e non in forma”.

“Ma, nonostante tutto questo, mi sono detta: ‘Ma a me che mi frega, nella vita tutto è questione di attitudine’. – ha poi aggiunto la sudamericana – Ho indossato il mio migliore sorriso ed anche la mia vibrazione più alta per fare la passerella più bella di sempre. GRAZIE Pin-Up Stars perché mi sono sentita grata e molto emozionata di rivedere a tutti… Vi voglio bene ragazzi”. Ha cancellato le sue paure: questo fisico le appartiene in questo momento della sua vita e orgogliosamente lo ha mostrato a tutti. Questo è il corpo di una donna divenuta madre di Noa il 6 aprile scorso.

Calco pancione in gravidanza: nuovo trend?

Mag 31
Scritto da Annamaria avatar

Ci si domanda se sia davvero un nuovo trend, quale? Quello del calco in gesso del pancione in gravidanza. L’influencer 25enne Chiara Nasti, che il 16 novembre scorso è diventata mamma di Thiago, ha mostrato orgoglioso il suo realizzato dall’artista Marcella Loffredo. Lei ha voluto per sé una copia del suo intero busto, che riproducesse fedelmente le fattezze del suo seno esplosivo e del ventre prominente. Ha chiesto anche che fosse ricoperto di cristalli neri Swarovski. Poi, una volta consegnatole a casa, l’ha messo in una bella teca illuminata in salone. Per molti questa è già una moda da seguire, altri hanno giudicato l’opera una “cafonata”.

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Eppure il calco del pancione in gravidanza è davvero un nuovo trend. Sul web ci sono addirittura dei tutorial per realizzarlo fai-da-te. Si vendono persino i kit per poterlo fare con l’aiuto del partner o di un’amica, perché così è più facile applicare il gesso.

Ci sono altre artiste che si professano esperte nel realizzarne di bellissimi, adornati da pitture floreali e non solo. Il calco del pancione, riproduzione tridimensionale del corpo femminile in gravidanza, per molti rappresenta la forma di amore più puro per il figlio che si è messo al mondo, un ricordo che rimane. 

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Tra i consigli si legge che è opportuno farlo tra la quarta e l’ottava settimana prima del parto, quando la pancia è tonda e turgida, al suo massimo splendore. La Nasti, criticata per la scelta si è difesa: “Io penso che sia una cosa davvero bella. Portavo in grembo il mio bambino. Forse vi disturba il fatto che sia un calco diverso da quello che fanno tutte. Cavolo per un attimo avevo dimenticato che siamo in Italia dove ogni cosa ‘nuova’ viene vista male”. Nuovo trend o meno, il calco del pancione in gravidanza fa comunque discutere.

Vademecum borsa da spiaggia con bambini

Mag 25
Scritto da Annamaria avatar

Il vademecum riguardante la borsa da spiaggia con bambini al seguito è utilissimo: ci ricorda tutto, così da non dimenticare cose importantissime al mare.

Anche se questo maggio assai piovoso ha rimandato i weekend sotto il sole, ci siamo: il vademecum per la borsa da spiaggia con i bambini ci darà una mano. Ho avuto la fortuna di andare al mare all’estero due mesi e mezzo fa e, non ci crederete, un giorno sono arrivata allo stabilimento senza i teli. Ecco perché il vademecum per la borsa da spiaggia, soprattutto con bambini al seguito, andrebbe proprio stampato e portato sempre con sé.

Quando andiamo al mare dobbiamo portare con noi:

Teli da mare: meglio un paio per uno, soprattutto per i piccoli, che fanno tanti bagni e devono essere asciugati. Per mia comodità io scelgo quelli in microfibra, che occupano meno spazio. Chiaramente quelli in spugna assorbono maggiormente…

Creme solari: soprattutto all’inizio scegliete quelle con protezioni alte, se non totali, evitando così che i bambini si scottino, ma anche voi. E’ un attimo. Dopo il bagno, rimettetele ai vostri figli, anche se sono waterproof.

Stick di protezione per le labbra, che con salsedine e vento possono facilmente screpolarsi.

Pettine e/o spazzola anti nodi. La mia Bibi ha sempre avuto i capelli lunghi e senza questi oggetti, sarei stata persa.

Costume di ricambio: per i bimbi essenziale, per evitare gli arrossamenti e i fastidi rimanendo con quello bagnato addosso

Una borraccia per l’acqua: è vero che c’è il bar, così però vi sarà utile anche in auto ed eviterete di spendere tanto per avere acqua potabile e fresca da bere.

Fazzoletti monouso, meglio se quelli imbevuti, che aiutano a pulirsi meglio il faccino e le mani.

Frutta fresca e merende salutari: anche in questo caso, si può acquistare sul posto, ma avere in borsa qualcosa da mangiare quando si sta al mare con i bimbi è sempre meglio.

Cappellino: se il sole è forte, è opportuno proteggere la testa dei pargoletti. Anche per voi servirà nel caso. Potrete optare per un bel copricapo in paglia, di quelli trendy.

Occhiali da sole: anche di questi a volte non si sente l’esigenza, invece evitare le congiuntiviti è importante.

Giochi da spiaggia: così che non ci sia spazio per la noia. Io aggiungo anche un mazzo di carte. Dipende dall’età dei bambini.

Se si va al mare con neonati ricordate: pannolini di ricambio, salvagente adatto, un pagliaccetto di ricambio

Bimbo mio quanto mi costi

Mag 21
Scritto da Annamaria avatar

Bimbo mio quanto mi costi!. Una frase tipica, ma è proprio il caso di dirlo in un Paese in cui la denatalità è preoccupante. Colpa, così affermano quasi tutti, dei costi ormai saliti alle stelle.

Secondo l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i costi per mantenere un bambino nel primo anno di vita variano da 7.065,07 € a 17.030,33 €, con un aumento del 5-8% rispetto al 2021. Tutto ciò, insieme pure alla precarietà lavorativa e alla mancanza di opportunità per i giovani, influenzano negativamente la natalità in Italia: il tasso, infatti, è al minimo storico. (altro…)

Ragazzi sui social 2-3 ore al giorno

Apr 04
Scritto da Annamaria avatar

I dati sono sempre più allarmanti. Il 50% dei ragazzi sta sui social 2-3 ore al giorno. Si rischia una società piena zeppa di ‘eremiti digitali’ che vivono nello spazio del web invece che vivere realmente.

Il 50% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni trascorre 2-3 ore al giorno sui social e chattando. Nel 2018 erano ‘solo’ il 43%. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale’ elaborato da Telefono Azzurro e presentato a Milano, in occasione del Safer Internet Day, la giornata mondiale dedicata all’uso consapevole e responsabile di Internet. (altro…)

Trucco perfetto prima del parto

Feb 16
Scritto da Annamaria avatar

Il nuovo trend che fa molto discutere è farsi un trucco perfetto prima del parto. Molte donne pare che facciano così: la ragione? Apparire belle nonostante il momento per la foto da postare sui social.

La tendenza lascia basiti molti eppure spopola su TikTok. Il trucco perfetto prima del parto, o meglio, prima dell’inizio del travaglio, fa sì che poi, col bebè tra le braccia, la fortunata appaia impeccabile.

Sul social ci sono migliaia di video di donne incinte che si sottopongono a sessioni di make-up nel letto della clinica o dell’ospedale. Una di loro scrive: “Mi sono truccata prima di partorire. Volevo che la mia bambina incontrasse la regina”. (altro…)