Per le minorenni niente più plastica al seno
Era ora, mi verrebbe da dire. In realtà mi chedevo come dei genitori con sale in zucca potessero accettare che la figlia si ritoccasse il seno se ancora minorenne. Penso direi qualcosina alla mia anche se me lo chiedesse dai 18 anni in su, a meno che non ci fosse una ragione sensata per farlo. Ma, solo per avere un seno più prosperoso, mi spiace, no. Lo trovo assurdo.
Per fortuna, non saranno più mamma e papà a decidere. Come riporta l’Agi “la Commissione Affari sociali della Camera ha dato il via libera all’unanimità al ddl che istituisce il registro delle protesi al seno e, soprattutto, vieta l’intervento per fini estetici alle minorenni. Il provvedimento era già stato approvato dal Senato, ed è passato in sede deliberante in Commissione alla Camera, ed è quindi ufficialmente legge. Sarà esecutivo con l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”.
E ancora: “La legge, presentata dall’allora ministro della Salute Ferruccio Fazio nel 2010 e fortemente voluta dal sottosegretario Francesca Martini, prevede multe fino a 20 mila euro e sospensione fino a tre mesi per i chirurghi che operereranno una minorenne. I registri, dice la legge, vengono istituiti per il monitoraggio clinico del soggetto sottoposto a impianto, allo scopo di prevenire le complicanze e migliorare la gestione clinico-assistenziale degli eventuali effetti indesiderati ed esiti a distanza; e per il monitoraggio epidemiologico, a scopo di studio e ricerca scientifica in campo clinico e biomedico e di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria. Entro sei mesi, è previsto che il ministero della Salute emani un decreto per disciplinare i tempi e le modalità di raccolta dei dati nel registro nazionale, istituito presso la Direzione generale dei farmaci e dispositivi medici del Ministero della salute; i tipi di dati sensibili e le operazioni eseguibili; i soggetti che possono avere accesso ai dati del registro nazionale e dei registri regionali, anche in relazione al loro diverso livello di aggregazione; le modalità di trasmissione tra le regioni dei dati raccolti fuori della regione di residenza del soggetto sottoposto a impianto; le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali, nel rispetto dei diritti del soggetto sottoposto all’impianto; la definizione e le relative modalità di attribuzione di un codice identificativo univoco del soggetto, che non consenta l’identificazione diretta dell’interessato.
Per quel che riguarda il divieto alle minorenni, la legge recita che “L’impianto di protesi mammaria a soli fini estetici è consentito soltanto su coloro che abbiano compiuto la maggiore età. Il divieto di cui al primo periodo non si applica nei casi di gravi malformazioni congenite certificate da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o da una struttura sanitaria pubblica”. L’inosservanza del divieto “è punita con l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma pari a 20.000 euro a carico degli operatori sanitari che provvedono all’esecuzione dell’impianto. Gli operatori sanitari che provvedono all’esecuzione dell’impianto sono altresì sottoposti alla sospensione dalla professione per tre mesi”.
Ogni due anni il ministro della Salute dovrà trasmettere al Parlamento una relazione sui dati raccolti nel registro nazionale e nei registri regionali”.
Controlli più seri, per evitare che le mastoplastiche additive facciano danni, e no per chi non è maggiorenne. Lo trovo giusto. E voi?
Tags: adolescenti, bambine, benessere, chirurgo plastico, decreto legge, divieto, legge, medico, minorenni, moastoplastica additiva, plastica, ragazze, salute, salute e benessera seno rifanno