Sushi che passione!
Voglio parlare del sushi, che è una vera e propria passione per mia figlia. Lo adora. E, stranamente, lo dico solo perché ad esempio alcuni lo detestano, piace moltissimo pure alle sue amiche.
Sushi che passione! In effetti a giudicare dai ristoranti giapponese, veri o presunti tali, che hanno aperto qui a Roma e non solo (tutta Italia ormai ne è piena, questo cibo pare aver conquistato proprio tutti. Sappiate, per chi è meno preparato, che si sono regole basilari per mangiarlo senza fare figuracce, perciò, se volete provare perché non lo avete ancora fatto, rispettatele.
L’etichetta per il sushi la suggerisce Nicola Santini a La Repubblica.
1. In primo luogo è sempre meglio usare le bacchette, anche se non si è molto abili: i giapponesi apprezzeranno il tentativo e comunque ai loro occhi è preferibile usare maldestramente le bacchette che la forchetta, ritenuta uno strumento violento. Rispetto alla forchetta, meglio, molto meglio, mangiarlo con le mani
2. Le bacchette comunque non andranno impugnate ma tenute con le estremità delle dita. E non vanno mai piantate nel cibo. Né lasciate nel riso tra un boccone e l’altro. Vanno appoggiate parallele tra loro sul tavolo (o sul porta bastoncini).
3. Allo stesso modo non si passa il cibo al vicino con le bacchette ma gli si avvicina il piatto dal quale si servirà lui stesso.
4. Ogni boccone di sushi e sashimi è un piccolo capolavoro. Non si deve mangiare con distacco e sufficienza, ma con attenzione e ammirazione per il lavoro svolto dall’ itamae (sushi chef).
5. Non si versa mai la salsa di soia sui cibi. Al contrario sono i cibi che devono essere intinti nelle salse.
6. Se viene proposto, non ci si sottrae mai ai brindisi, che fanno parte del rito in tutte le culture orientali. Se proprio si è astemi si potrà portare come giustificazione che “il medico mi ha prescritto di non bere”.
7. Quando si porge qualcosa lo si fa sempre con entrambe le mani, un po’ come avviene con lo scambio di biglietti da visita, che per i giapponesi ha il valore di un documento.
8. Se si è stati a mangiare al bancone davanti all’itamae, è gradito che lo si saluti con un ringraziamento per il suo lavoro: “Domo arigato” è un’espressione gentile giapponese per dire “grazie”. I più ricercati possono dire “Gochisosama deshita”,”la ringrazio per il pasto”.
Sushi che passione! Ora potete lasciarvi andare e buon ‘giapponese’
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