Bambini: idee per Pasquetta

Apr 17
Scritto da Annamaria avatar

Se non si parte per mete allettanti, se si rimane a casa con i bambini, allora ecco alcune idee per una Pasquetta comunque divertente e da trascorrere in famiglia.

bambini idee per pasquetta

A Pasquetta se il tempo sarà almeno discreto (ci si augura sempre il caldo e il sole alto nel cielo) tra le idee più gettonate con i bambini c’è da sempre il tradizionale pic nic all’aperto. Si può optare per una gita fuori porta, oppure occupare uno spazio di un bel parco vicino casa. Dipende dalla vostra voglia di mettervi in auto, e magari incontrare anche il traffico del rientro, o fare tutto a pochi metri dalla vostra abitazione. Una volta lì, oltre a mangiare, si gioca a pallone, a nascondino, si fa la caccia alle uova, si ascolta musica e si balla. Insomma, chi più ne ha, più ne metta.

Se il tempo dovesse essere brutto, allora si può rimanere tra le quattro mura e organizzare una caccia alle uova nelle proprie stanze, che può davvero comunque far sorridere tutti.

In quasi tutte le città in Italia i musei saranno aperti: perché allora non prenotare una visita e trascorrere la Pasquetta con i bambini facendo qualcosa di culturale? Le idee non mancano: si può anche andare a visitare fattorie o castelli o borghi. Qui nel Lazio, vicino Roma, ce ne sono svariati, ma il bel Paese è stracolmo di tutto ciò.

Ci sono poi i parchi divertimento, i cinema, attività che anche il giorno di Pasquetta è possibile prendere in  considerazione per una giornata memorabile da ricordare: idee semplici che faranno gioire i vostri bambini.

Rimedi anti polline

Apr 16
Scritto da Annamaria avatar

E’ il periodo critico per molti allergici, tra cui tanti bambini. Ci sono alcuni semplici rimedi anti polline che possono migliorare la giornata durante la primavere. Soprattutto nel lungo periodo festivo che ci si appresta a vivere, ponti compresi.

rimedi anti polline

Tra i rimedi anti polline per scansare i disagi, primo tra tutti è sicuramente quello di evitare di fare pic-nic nei prati, nei campi coltivati e nei terreni incolti in questo lasso di tempo. Lo so che sono belli e divertenti in famiglia, ma se tra di voi c’è un allergico, sono guai certi. Quindi no.

Altro tra i rimedi anti polline anche quello dedicato alle passeggiate in campagna: nelle ore mattutine rinunciate, in special modo se c’è sole con vento e tempo secco. In questo momento le mete ideali sono o la montagna, oltre i 1000 metri, o le località di mare.

Quando uscite a piedi, occhiali da sole e cappello con visiera, cambiare gli abiti appena si rientra a casa o in hotel, se si è in vacanza. Nei lunghi viaggi in auto, ma pure nei brevi spostamenti, tenere chiusi i finestrini e utilizzare il climatizzatore, in quanto dotato di filtro anti-polline.

Mai esporre i vostri figli al fumo passivo, questo in generale è super raccomandato dai pediatri, soprattutto se vostro figlio soffre di allergie.

Drenare i liquidi

Apr 15
Scritto da Annamaria avatar

Drenare i liquidi è importante. La pelle a buccia d’arancia è un problema molto comune in noi donne. Come fare? Partiremo dal movimento, come consiglia la nutrizionista Francesca Morganti al Corriere della Sera.

drenare i liquidi

L’esperta spiega come drenare i liquidi in eccesso nel proprio corpo. “La posizione da seduti non aiuta a drenare perché va a peggiorare il microcircolo. E’ bene quindi avere qualche accorgimento, per esempio alzarsi ogni tanto mentre si è seduti a lungo alla scrivania. Fare anche allenamento specifico, come la camminata (che stimola il microcircolo tramite l’appoggio plantare). Prendere le scale anziché ascensore, scendere dal tram una fermata prima, parcheggiare un po’ più lontano… Sono tanti i piccoli accorgimenti che potrebbero fare la differenza. Anche il movimento in acqua, dal nuoto all’acquagym, si rivela ottimo”.

Per drenare i liquidi, ovviamente, è basilare pure l’alimentazione. “E’ bene ridurre tutti i cibi ricchi di soluti, ossia gli alimenti che contengono sale e zucchero. Gli alimenti altamente salini, come i cibi pronti, i formaggi e gli affettati, non sono amici della circolazione e quindi possono causare ritenzione idrica. Abusare di sale va a peggiorare la ritenzione idrica, motivo per cui non bisogna eccedere con il sale ma neanche eliminarlo del tutto: anche eliminandolo si peggiora la ritenzione idrica”, spiega Morganti.

“Oltre al sale, attenzione anche allo zucchero. Anche i sughi pronti, le salse e i condimenti spesso contengono zucchero, motivo per cui è importante leggere le etichette dei prodotti già pronti che acquistiamo. Lo zucchero esercita lato ritenzione idrica un’azione doppia: trattiene i liquidi e inoltre infiamma”, aggiunge ancora.

Hot cross buns

Apr 14
Scritto da Annamaria avatar

Cosa sono gli hot cross buns? Sono panini dolci tipici della Gran Bretagna: li si cucina a Pasqua. Hanno nell’impasto lievitato uvetta e cannella. Sono particolari per il disegno della croce in superficie, simbolo della resurrezione di Gesù. E’ realizzato con una glassa di acqua e farina. Ai bimbi piaceranno e non solo a loro.

Hot cross buns

Come fare gli hot cross buns in casa? Ecco cosa occorre avere:

  • 550 gr di farina manitoba
  • 350 gr di latte a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaino di lievito di birra secco ( oppure 8 gr di lievito di birra fresco)
  • 110 gr di zucchero
  • 50 gr di burro morbido
  • 1 uovo intero + 1 tuorlo per la pennellatura
  • 8 gr di sale
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • una spolverata di zenzero
  • 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
  • 1/2 cucchiaino di noce moscata
  • buccia grattugiata di 1 arancia
  • 150 gr di uvetta sultatina

Per la croce:

  • 2 – 3 cucchiai di farina
  • poca acqua calda
  • miele

Iniziamo! Mescolate la farina, spezie, con zucchero e lievito. Aggiungete il latte, mescolate e aggiungete l’uovo. Quando sarà tutto amalgamato, aggiungete pure il burro a pezzettini e uvetta, precedentemente ammorbidita 10 min in acqua calda, e buccia d’arancia. Quando sarà tutto pronto, formate un panetto e copritelo con una pellicola. Lasciate lievitare per circa tre ore. Trascorso il tempo, trasferite l’impasto su un piano da lavoro e formate i panini. Trasferiteli su una teglia da forno, foderata con carta da forno, a una distanza di almeno un centimetro l’uno dall’altro. Fate lievitare per un’altra ora.

Accendete il forno a 180°. Pennellate con tuorlo la superficie dei vostri panini e mescolate in una ciotola farina, 2 cucchiaini di acqua. Dovrete ottenere una crema densa. Versate in una sac à poche e realizzate una croce sulla superficie. Cuocete in forno statico a 180° per circa 20 minuti nella parte medio alta del forno fino a doratura. Quando saranno pronti pennellate con il miele: gli hot cross buns sono pronti.

Pasqua nei parchi divertimento

Apr 13
Scritto da Annamaria avatar

Avete già deciso cosa fare a Pasqua? Trascorrerla con i figli nei parchi divertimento potrebbe essere una buona idea. Ormai non manca molto e per stare sicuri è meglio prenotare. Sicuramente sarà una festività avventurosa e piena zeppa di adrenalina.

pasqua nei parchi divertimento

Pasqua nei parchi di divertimento in famiglia è sicuramente una scelta che rende euforici i bambini. A Gardaland, sul lago di Garda, è già tutto organizzato: il parco numero 1 in Italia ha riaperto il 5 aprile scorso. Il 20, tempo permettendo, tutto è organizzato, anche la caccia alle uova.

Nei parchi divertimenti si vendono anche tanti spettacoli. A Pasqua quelli di Masha e Orso, i Pj Masks, Ladybug e Chatnoir e molti altri aspettano i piccoli a Leolandia, in provincia di Bergamo.

Se si scende un po’ c’è Cinecittà World, vicino Roma, che ha aperto la stagione 2025 dal 14 marzo, o Magicland, a Valmontone. Ci sono pure tutti gli altri, quelli mariti, come Zoomarine, l’Acquario di Cattolica, il Parco Oltremare di Riccione o, sempre lì vicino, l’Italia in Miniatura. 

Fate le valigie e partite, create ricordi con tutta la vostra famiglia, senza rinunciare alle risate e alla pazza gioia.

Adolescenti: allarme sedentarietà

Apr 12
Scritto da Annamaria avatar

In Italia l’allarme sedentarietà diventa sempre più alto: ben il 90% degli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni non pratica alcuna attività sportiva quotidiana. Ci si avvilisce ancora di più se si pensa che meno del 10% di loro svolge almeno 60 minuti al giorno di attività fisica. Ricordiamo che ciò è altamente raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

adolescenti allarme sedentarieta

L’allarme sedentarietà, come fa sapere l’Ansa, non c’è solo tra gli adolescenti: un bambino su cinque tra gli 8 e i 9 anni è, purtroppo, in sovrappeso. Uno su dieci è obeso. Tutti questi dati sono stati ampiamente evidenziati  in occasione della Giornata Mondiale della Salute lo scorso 7 aprile, dalla Rete Italiana Città Sane – Oms. E’ ‘colpa’ della “mancata sensibilizzazione” e della “gestione disequilibrata dei servizi”, ma non solo anche delle mancanza di servizi nel nostro Paese.

“Oggi più che mai è importante ricordare che le abitudini sane si costruiscono nei luoghi della vita quotidiana”, spiega il presidente nazionale della Rete Italiana Città Sane Oms, Lamberto Bertolè. “Le città assumono un ruolo centrale nella sperimentazione di politiche integrate e nella promozione di relazioni efficaci e durature. I quartieri, le scuole e gli spazi pubblici sono infatti i primi presidi del benessere fisico e mentale”, aggiunge.

“Il nostro obiettivo è creare relazioni strutturate tra chi amministra i territori, chi li studia e chi li vive”, continua Bertolé. “I Comuni sono in prima linea nel costruire una società più sana, inclusiva e consapevole. Il benessere si costruisce nei territori, attraverso politiche intersettoriali e relazioni collaborative: solo così possiamo trasformare il principio ‘Health for All’ in realtà quotidiana”. 

Gli adolescenti devono essere attivi. L’allarme sedentarietà è urgente, perché l’attività fisica e una dieta sana ed equilibrata servono a prevenire patologie gravi che possono sopraggiungere quando si è adulti. Bisogna scuotere questi ragazzi e pretendere una più equa distribuzione di servizi. Affinché tutti possano assicurare benessere ai propri figli.

Allergie: 8 regole per contrastarle

Apr 11
Scritto da Annamaria avatar

Saliranno a dismisura. Cosa? Le allergie, tutta colpa dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Al XXVII Congresso nazionale la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica dà le 8 regole, dirette alle istituzioni, per contrastarle: le riporta il Corriere della Sera.

allergie 8 regole per contrastarle

“Il riscaldamento globale – spiega il professor Michele Miraglia del Giudice, presidente Siaip – favorisce l’aumento della concentrazione di biossido di carbonio, sostanza in grado di stimolare una maggiore produzione di polline da parte, per esempio, di betulle e ambrosia, responsabili di moltissime reazioni allergiche. Ormai i pollini sono presenti tutto l’anno ed è aumentata anche la quantità”.

“L’aumento dell’ozono troposferico – aggiunge il professor Gianluigi Marseglia, past president di Siaip – possono aggravare rinite allergica, asma, dermatite atopica. Uno studio svedese sottolinea come l’esposizione a pollini nei primi mesi di vita, o addirittura nella vita intrauterina, sia associato a una maggiore probabilità di sensibilizzazione allergica e insorgenza di malattie respiratorie”.

I dati in Italia riguardo le allergie sono allarmanti. Secondo Save the Children, l’8,4 per cento dei piccoli tra i 6 e i 7 anni soffre di asma correlata all’inquinamento. L’81,4 per cento vive in zone inquinate da polveri sottili, il 100 per cento in 8 Regioni: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte Puglia, Trentino e Veneto. Le istituzioni dovrebbero fare tesoro delle 8 regole per contrastarle.

Il Manifesto Siaip rivolto alle istituzioni mostra le 8 regole per contrastarle. Le allergie legate al cambiamento climatico altrimenti diventeranno un problema sempre più serio.

1. piani di controllo dell’inquinamento: riduzione delle emissioni urbane per migliorare la qualità dell’aria; riduzione delle emissioni di gas serra;

2. rafforzamento delle strategie di sanità pubblica attraverso misure come il miglioramento della ventilazione e il controllo dell’umidità;

3. eliminazione delle fonti inquinanti indoor, come il fumo di sigaretta e di sigarette elettroniche;

4. progettazione urbana sostenibile: aumento delle aree verdi per ridurre la dispersione degli allergeni, interventi mirati per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità degli edifici per prevenire la sick building syndrome, attraverso una migliore ventilazione, l’uso di materiali non inquinanti e la riduzione dell’umidità indoor;

5. monitoraggio pollinico: creazione di sistemi di allerta precoce per informare in maniera corretta e puntuale la popolazione;

6. educazione e sensibilizzazione: informare la popolazione sui rischi e sulle strategie preventive; diffusione di informazioni tempestive sui livelli di allergeni nell’aria;

7. ricerca e innovazione: sviluppo di nuove terapie e strategie per migliorare la gestione delle allergie ambientali;

8. collaborazione internazionale: sviluppo di programmi di ricerca congiunti a livello europeo e globale per studiare gli effetti del cambiamento climatico sulle allergie.

Bambini: come accudire i cani

Apr 10
Scritto da Annamaria avatar

I bambini molto piccoli non sanno come accudire i loro cani, che fanno assolutamente parte della famiglia. Veruska Negri, istruttrice cinofila e coadiutrice del cane, dà qualche dritta.

bambini come accudire i cani

L’esperta a Fanpage spiega come i bambini possono accudire i cani. Quali compiti possono dar loro mamma e papà riguardanti l’amico a quattro zampe. Certo, è importante che i grandi vigilino. Devono essere compiti strutturati anche in base all’età del piccolo e alla stazza dell’animale.

Come accudire i cani? “Il primo compito che possono assumere i bambini non appena iniziano a muovere i primi passi, tra il primo e il secondo anno di vita, è quello di rendersi disponibili per nutrirlo. I genitori, consapevoli che il proprio animale domestico non abbia atteggiamenti aggressivi o troppo possessivi in relazione al cibo, possono chiedere al bimbo di preparare la pappa insieme a loro e poi portarla nella ciotola dell’animale insieme. Se il cane invece tende ad essere molto geloso del suo cibo, il bimbo può osservare il genitore che gli spiega come nutrirlo”, dice la Negri.

L’istruttrice poi aggiunge: “Quando il bambino cresce e diventa adolescente, con molta probabilità sentirà l’animale più suo, quindi può portarlo a passeggio. In questo caso però bisogna valutare le capacità fisiche del ragazzo e la stazza e l’indole dell’animale. Un altro modo per prendersi cura del proprio animale, dopo che lo si conosce da tempo, piò essere mettere in guardia gli amici, se si tratta di un animale adottato che è spaventato dagli umani, può invitarli a non avvicinarsi per esempio oppure spostare l’animale in un altro luogo per giocare con i propri amici”.