Bambini, linee guida dieta vegetariana e vegana

Set 20
Scritto da Annamaria avatar

La dieta vegana e vegetariana può essere seguita dai bambini, solo se si seguono le linee guida però. Bisogna tenere conto di specifiche indicazioni così da evitare carenze.. Bisogna attenersi alle regole.

Sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics sono state pubblicate delle linee guida per la dieta vegetariana e vegana riservate ai bambini, dallo svezzamento all’adolescenza, sono state redatte da tre ricercatori italiani membri della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

Gli studiosi hanno ora progettato il “VegPlate Junior” (VPJ), una guida alimentare vegetariana specifica per la pianificazione dietetica nell’infanzia e nell’adolescenza e concepita per soddisfare i punti di riferimento dietetici italiani (DRI) e adatti a promuovere una crescita regolare..

Queste linee guida per dieta vegetariana e vegana riservate ai bambini dimostrano come, consumando gli alimenti vegetali di tutti i gruppi (cereali, legumi e derivati, frutta secca e semi oleosi, verdure, frutta, oli) nelle quantità suggerite per le diverse fasce d’età, sia possibile raggiungere i fabbisogni di tutti i nutrienti come indicato dai LARN, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione Italiana.

L’assunzione di latticini o uova è opzionale per il raggiungimento di tali fabbisogni e non è stata considerata per l’elaborazione di queste linee guida, in quanto non necessaria.

Così come nella versione per adulti, il VegPlate Junior è rappresentato graficamente da un piatto, diviso in sei spicchi corrispondenti ai sei gruppi alimentari vegetali: cereali, legumi e derivati, frutta secca e semi oleosi, verdure, frutta, oli. Ciò che salta subito all’occhio è l’abbondanza di alimenti raccomandati, in contrasto con certe descrizioni di questa dieta come restrittiva e monotona. Per i bambini dai 6 a 12 mesi la rappresentazione grafica include anche un settimo spicchio, quello del latte materno o, in sua assenza, del latte di formula.

Per ogni gruppo è stata calcolata la dimensione media e la composizione nutrizionale di una “porzione” e per i diversi fabbisogni calorici è stato stabilito il numero di porzioni per ciascun gruppo utili a raggiungere l’adeguatezza della dieta, vale a dire il raggiungimento dei fabbisogni nutrizionali, anche quelli spesso additati – a torto – come carenti nelle diete a base vegetale: proteine, ferro, calcio.

Conoscendo l’età del bambino o dell’adolescente, seguendo le indicazioni del PiattoVeg a loro dedicato, i professionisti della salute che seguono il bambino (pediatra, nutrizionista, dietista) possono costruire in pochi minuti un menù giornaliero o settimanale perfettamente adeguato senza la necessità di fare ulteriori calcoli.

La vitamina B12 è l’unico nutriente che va assunto sotto forma di integratore (da colture batteriche), sia nel caso di una dieta vegana che nel caso di una dieta latto-ovo-vegetariana (d’altra parte anche gli onnivori la assumono solo grazie agli integratori aggiunti ai mangimi degli animali). La vitamina D, anch’essa rappresentata al centro del piatto, dipende dall’esposizione ai raggi solari e non dall’alimentazione: indipendentemente dal modello alimentare seguito è un nutriente a cui porre attenzione.

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