Bimbi e alimentazione: mamme italiane quasi ok
Le mamme italiane sono quasi ok per quel che riguarda i bimbi e la loro alimentazione. La ricerca Doxa/Unaitalia Le mamme e l’alimentazione dei loro figli rivela che sono loro ad occuparsi in prima persona di cosa dare da mangiare ai bimbi e al resto della famiglia. Di solito preparano i pasti e per farlo prediligono usare prodotti di qualità e ‘made in Italy’.
Bimbi e alimentazione sono a volte un bel dilemma. Le mamme italiane sono quasi ok da quel che emerge dal questionario online a cui hanno risposto a un campione di 500 donne. In questo modo si è cercato di comprendere comportamenti e opinioni delle 5 milioni di mamme italiane con figli di età compresa tra 1 e 14 anni.
Oltre l’80% di madri considerano il proprio livello di informazione buono o ottimo, solo l’1% delle madri ritiene di non essere molto informata. La maggioranza di loro si regala un 6 perché ha ancora molti dubbi da dipanare. La maggior parte delle madri sa ad esempio che pasta e riso non dovrebbero essere abbinati a pane o patate e che queste ultime sono un’alternativa al primo piatto. Per i bimbi e alimentazione le mamme italiane sono quasi ok però perché credono che si possa mangiare più formaggi di quanti ne siano raccomandati e in 3 su 10 credono che i legumi siano un contorno da abbinare a un secondo proteico.
Dal questionario viene fuori che ci sia la presenza quotidiana di pane e pasta nel modo di nutrirsi dei bambini. Per Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità Operativa di Educazione Alimentare dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, va bene, ma c’è un ‘ma’. “Non associare questi alimenti tra loro e differenziare il più possibile, inserendo cereali più ricchi di fibre, o prediligere pasta e pane integrali”, sottolinea il medico.
La carne viene data da mangiare circa 3 volte alla settimana. Si preferisce il pollo. “E’ una fonte primaria di alcuni nutrienti e micronutrienti solitamente assenti (come la vitamina B12), o scarsamente rappresentati (zinco, selenio, niacina e riboflavina), o meno biodisponibili (come il ferro) nei prodotti di origine vegetale”, spiega il pediatra, giudicando “buona” la scelta delle carni bianche, “ottima fonte di proteine, con pochi grassi e di buona qualità, una elevata digeribilità e un ragionevole apporto calorico”. Morino dice che bisogna ruotare gli alimenti proteici “proponendo pesce, carne e legumi ognuno almeno 3 volte a settimana. I restanti giorni si possono alternare uova, prosciutto o formaggi (1-2 volte a settimana al massimo)”.
Dall’indagine viene anche fuori, però che solo 2 madri su 10 giudicano positivamente la dieta dei loro bambini. In più della metà dei casi le intervistate hanno detto che i figli mangiano poca frutta e verdura, e in molte ritengono che assumano troppi carboidrati e poche proteine. C’è di più: circa un quarto dei bambini italiani consuma cibi e bevande troppo ricchi di zuccheri.
Ricordate che se volete consigli su un piano nutrizionale dei piccoli, è sempre meglio chiedere al pediatra, al medico di famiglia o a un vero e proprio nutrizionista. In questi casi mai il ‘fai da te’.
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