Celiachia, un aiuto per affrontarla
Una mia amica ha scoperto di essere celiaca a 35 anni. Oggi sono sempre di più i bimbi affetti da intolleranze alimentari, questa su tutte. Su consiglio della nostra assidua lettrice Bismama, anche GoMamma! vuole affrontare questo argomento, perché è importante informare, ma non solo. Discutere, capire e far sì che chi tratta ogni giorno con questo tipo di problemi possa condividere e non sentirsi ‘discriminata’.
Su CeliachiaItalia.com si legge: “La celiachia (detta anche morbo celiaco o sprue celiaca) è un’intolleranza permanente alla gliadina, contenuta nel glutine, un insieme di proteine a loro volta contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro e in altri cereali minori. La celiachia rende tossici – nei soggetti affetti o predisposti – tutti gli alimenti derivati dai suddetti cereali o contenenti glutine in seguito a contaminazione. La malattia celiaca non ha una trasmissione genetica mendeliana, ma è presente un certo grado di predisposizione nei parenti degli affetti. L’intolleranza al glutine genera gravi danni alla mucosa intestinale quali l’atrofia dei villi intestinali. L’incidenza rilevata dell’intolleranza al glutine risulta omogenea e non localizzata in particolare zone geografiche. Naturalmente nei paesi la cui cucina si basa sui derivati del grano, come l’Italia, il numero delle diagnosi di celiachia e la gravità dei sintomi aumentano. Una persona su 120 ne risulta affetta e questo fa della celiachia la malattia genetica più diffusa. La percentuale di celiaci diagnosticati come tali si attesta attorno al 10-15% del totale”.
Proprio per questa enorme diffusione, sono sempre di più i supermercati, i ristoranti e i volumi che aiutano ad affrontare e vivere la celiachia non come uno status da ‘diversi’. Anche nel web associazioni sono presenti con siti online pieni di dettagli e di preziosi consigli.
Una guida utilissima è stata scritta da Raffaella Oppimitti, che convive con la celiachia da quando aveva 18 mesi (come ci ha segnalato sempre prontamente Bismama). “Sono celiaco, non malato!” insegna come, con piccoli accorgimenti, si possa avere una vita normale, pure a tavola. Si parla delle scoperte e ricerche medico-scientifiche, ma si affronta anche la tematica psicologica-emotiva, per vincere le ansie e le paure, e l’aspetto pratico, con le cose da fare nell’alimentazione a casa, a scuola, da amici e parenti, al ristorante, in viaggio e in vacanza. Poi ci sono le ricette approvate da Rossella Valmarana, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Lombardia ONLUS. Alla fine del libro anche un dizionario inglese-italiano e italiano-inglese da ritagliare e portare con sè durante viaggi all’estero.
Per saperne di più: www.celiachia.it, www.celiachiaitalia.com e il gruppo dedicato al libro della Oppimitti www.facebook.com/event.php?eid=138377802840885&ref=mf
Raccontateci le vostre esperienze, siamo qui per questo.
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Si parla sempre di più di questo problema per fortuna! e sono aumentati anche ristoranti ecc che offrono queste alternative