Cellulite, tutta colpa di quel che si mangia
Diciamolo, lo abbiamo sempre saputo. La cellulite viene e il più delle volte peggiora soprattutto per quel che si mangia e come lo si cucina. Lo hanno spiegato gli specialisti di medicina estetica in occasione del 25° Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime). Bisogna secondo loro stare attente agli Ages (Advanced Glycation End-products): hanno un ruolo fondamentale nel problema, che non è solo un inestetismo, ma un disturbo. Possiamo contrastarlo e prevenirlo grazie ad una corretta alimentazione.
Gli Ages sono sostanze presenti negli alimenti che introduciamo nell’organismo con l’alimentazione quotidiana. Il loro accumulo porterebbe alla comparsa della cellulite.
“Alimenti cotti ad alte temperature, bevande e cibi ricchi di zuccheri raffinati – ha dichiarato il dottor Luigi Rossi, medico specialista in Scienza dell’alimentazione e medicina preventiva e professore dell’Università di Bologna ad AdnKronos – sono una grossa fonte di Ages, complessi molecolari composti dall’unione tra il glucosio e le proteine, in particolare il collagene, che rendono i tessuti cutanei rigidi e fragili, provocando la comparsa delle rughe e della cellulite”.
Il rischio di avere la cellulite aumenta del 13% introducendo 1 milione di unità Age al giorno, ossia l’equivalente di una fetta di torta, di 150 grammi di frittura o di 200 grammi di carne alla brace.
Quel che comporta l’accumulo di Ages nell’organismo si vede dopo i 35 anni. Non è possibile azzerare l’introito di Ages, ma ridurlo seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri, privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, riducendo il consumo di bevande zuccherate e cibi industriali.
Mangiando frutta, verdura, legumi e cereali e cucinando in casa, possiamo sconfiggerla e vivere meglio.
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