Colazione fondamentale per rendimento scolastico

Set 14
Scritto da Annamaria avatar

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La colazione è fondamentale per un buon rendimento scolastico: regala fino a due punti in più. Lo dico sempre a mia figlia che, anche ora che ha iniziato la quinta, la mattina mangia pochissimo. Vuole solo un po’ di cereali al cioccolato con il latte e nulla più. Non va affatto bene. La prima colazione, secondo uno studio dell’università di Cardiff, migliora le capacità di memoria e il livello di comprensione e di ascolto dei bambini. La colazione è fondamentale per il rendimento scolastico.

Noi mamme commettiamo un sacco di errori. Una ricerca dell’osservatorio Doxa-Aidepi ha fatto venire alla luce quelli di 500 mamme con figli tra i 3 e i 18 anni. “I bambini non devono saltare quel pasto fondamentale – spiega il gastroenerologo e docente presso l’Università Campus Biomedico di Roma, Luca Piretta – Meglio farla in casa, dosando carboidrati e fibre e non dimenticando mai i liquidi”.
Il menù italiano ha al suo interno un mix di biscotti (75%), cereali e muesli (58%), dolci casalinghi (43%), merendine (38%), yogurt (32%). Niente frutta, consumata solo dal 18% dei più giovani. “La scelta dei cereali va bene – aggiunge Piretta – Ma sono troppo bassi i consumi di frutta. Per compensare si può ricorrere a delle spremute o centrifughe”.

Nonostante la prima colazione sia fondamentale per il buon rendimento scolastico, si sbaglia. Chi mangia troppo poco e chi, i più, abbondano con le calorie. Poi accade che i bimbi siano a rischio obesità… Solo una famiglia su quattro sa che la colazione dovrebbe fornire il 25% delle calorie della giornata, mentre il 75% pecca per eccesso, con punte che superano il 30% delle calorie giornaliere. La regola: 400 calorie entro i 10 anni e fino a 600 per quelli da 11 a 18 anni.
Il latte va conservato, va bene anche lo yogurt: “Ma non aggiungete zucchero , perché bisogna abituare i bambini a un tipo di gusto non eccessivamente dolce”.
“La prima colazione deve essere un modo per rendere speciale il risveglio – conclude la psicologa Simona Vanetti – E se i genitori la mattina non ci sono, la sera possono prepararla insieme ai figli”.

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