La lotta al tabagismo parte dalla scuola

Set 11
Scritto da Annamaria avatar

fumare

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin non ci ha pensato su un attimo. Ha voluto a tutti i costi ci fosse un’accelerazione nel decreto scuola alle “misure sulla lotta al tabagismo”.
“Divieto di fumo in tutti i luoghi pertinenti alle scuole. E divieto di fumo della sigaretta elettronica negli edifici scolastici”, ha spiegato. Tutto per “una campagna di prevenzione nei luoghi in cui si formano i ragazzi”. E ha aggiunto: “I proventi delle sanzioni verranno reinvestiti nella prevenzione”.

 

“E’ la prima di una serie di misure di tipo interministeriale”, ha ulteriormente chiarito la Lorenzin. La scuola è a tutti gli effetti “un luogo sempre più centrale non solo di educazione e formazione ma anche di prevenzione”. L’impatto sarà “importante soprattutto per le regioni italiane che sono soggette a deprivazione, dove c’è un problema molto forte di educazione alla salute”. Divieto assoluto pure per le sigarette elettroniche.

 

I trasgressori saranno puniti con sanzioni pecuniarie, i proventi che ne risulteranno saranno riassegnati al ministero della Salute “per il potenziamento dell’attività di monitoraggio sugli effetti derivanti dall’uso di sigarette elettroniche, nonché per la realizzazione di attività informative finalizzate alla prevenzione del rischio di induzione al tabagismo”.

 

Ci voleva. E lo dice una fumatrice incallita che non riesce a smettere (l’ho fatto, per fortuna, durante la gravidanza e l’allattamento, ma sono stata così stupida da ricominciare…). Il futuro dei nostri figli DEVE essere migliore.

 

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