Malattie esantematiche: riconoscere la scarlattina

Mag 13
Scritto da Annamaria avatar

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La scarlattina, tra le comuni malattie esantematiche, è un’infezione causata da un batterio streptococco del gruppo A che produce una tossina in grado di causare il colore scarlatto dell’eruzione cutanea da cui la malattia prende il nome. Può manifestarsi nei bambini da 5 a 15 anni di età, ma pure gli adulti possono essere contagiati.
A differenza di altre malattie esantematiche come rosolia, varicella, è l’unica provocata da batteri.

Come riconoscere la scarlattina?
Riconoscere la scarlattina è semplice. La malattia di solito inizia con febbre e mal di gola, ma il bambino potrebbe lamentare anche brividi, vomito e dolori addominali. La lingua può avere un rivestimento biancastro e apparire gonfia, talvolta così rossa e irregolare da ricordare una fragola matura. La gola e le tonsille possono essere molto rosse e dolenti, tanto da causare dolore ne deglutire. Uno o al massimo due giorni dopo la comparsa della scarlattina compare l’eruzione cutanea scarlatta (può però pure comparire prima o fino a 7 giorni dopo), come nella foto.
Le caratteristiche macchie compaiono prima su collo, ascelle e inguine, poi si diffondono su tutto il corpo. All’inizio sono piccole macchie rosse piatte che gradualmente diventano sottili e in rilievo e si avvertono al tatto come fossero carta vetrata. Le aree colpite dall’eruzione che si vede in foto di solito diventano bianche quando si preme su di esse.
L’eruzione cutanea mostrata in foto va via, via scomparendo in circa 7 giorni, dopo la pelle potrebbe formare squame soprattutto intorno alla punta delle dita di mani e piedi e nell’area inguinale: questo processo potrebbe durare fino a diverse settimane .
Come le altre malattie esantematiche, la scarlattina è contagiosa e la si può prendere attraverso i liquidi del naso e della gola con tosse e starnuti del malato. Se un bambino ha un’infezione della pelle causata dai batteri responsabili della scarlattina, come l’impetigine, questa può essere trasmessa attraverso il contatto con la pelle. Il periodo di massima contagiosità è durante la fase acuta dell’infezione, prima è più difficile contagiare. 48 ore dopo l’inizio della terapia antibiotica, invece, non si è più contagiosi.
Il periodo di incubazione della scarlattina è variabile da 1 a 5 giorni. Un medico è in grado di diagnosticarla con sicurezza immediatamente, riconoscere il problema e curarlo diventa così più facile.
Non esiste un vaccino per prevenire il mal di gola da streptococco o la scarlattina e non esiste un modo sicuro per evitare il contagio.
Quando compare febbre, che dura da 3 a 5 giorni, questa si verifica a causa di un’infezione alla gola che scompare pochi giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica. Con un trattamento antibiotico l’infezione in genere viene curata con un ciclo di 10 giorni, ma può essere necessaria qualche settimana perché le tonsille ed il gonfiore delle ghiandole tornino alla normalità. I bambini contagiati devono rimanere a casa dalla scuola o dall’asilo per almeno 24 ore dal momento della prima dose di antibiotico.

Se trattata con gli antibiotici, la scarlattina non comporta complicazioni. In gravidanza non provoca malformazioni fetali e l’eventuale contagio al momento del parto, esiste invece un rischio di parto pretermine se l’infezione colpisce anche il tratto vaginale.

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