Proteggere udito bambini

Mar 03
Scritto da Annamaria avatar

baby with headphone lies on back

Proteggere l’udito dei bambini è un qualcosa che tutti noi genitori dovremmo fare.
Nel mondo sono 32 milioni i bimbi che soffrono di disturbi dell’udito, nel 60% dei casi la sordità può essere prevenuta, come sottolinea l’Oms in occasione dell’International Ear Care Day 2016, la Giornata mondiale dell’udito, che si celebra il 3 marzo. L’organizzazione vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la prevenzione. Ecco perché sono anche arrivati sei consigli per proteggere l’udito dei bambini da danni gravi e permanenti.

I sei consigli per proteggere l’udito dei bambini sono:

– Abbassare il volume: Per evitare di avere danni permanenti occorre regolare il volume dei dispositivi portatili in modo di non superare il 60 per cento del livello consentito
– Tappi per le orecchie: Quando in eventi pubblici o lacli il rumore è altissimo, si suggerisce di usare tappi per le orecchie per attutire i decibel
– Usare gli auricolari: Se bisogna ascoltare musica o guardare video, meglio mettere gli auricolari. Non utilizzarli, però, per più di un’ora al giorno
– Attenzione ai luoghi rumorosi: Durante le feste o in discoteca è meglio stare alla larga da casse e altoparlanti e bisogna concedersi pause dal fracasso per far riposare l’udito
– Consultare le app: Sono tantissime le app per gli smartphone che monitorano il livello dei rumori e l’inquinamento acustico
– Sottoporsi a controlli regolari: Se ci si accorge che quacosa non va, che non si sente bene, bisogna subito fare un controllo, meglio se questi si fanno regolarmente
“Un bambino che fa fatica a sentire può avere difficoltà anche ad imparare a parlare, andare male a scuola ed essere isolato socialmente – sottolinea Etienen Krug, direttore del dipartimento per le disabilità dell’Oms – Ma questo non deve accadere, abbiamo una serie di strumenti per prevenire, fare diagnosi e curare le perdite di udito.
“Per prevenire la perdita di udito infantile – sottolinea l’organizzazione – la vaccinazione regolare, la limitazione dell’accesso ad alcuni farmaci e la riduzione dei livelli di rumore sono fondamentali”.
Secondo l’Oms il 40% delle perdite di udito è dovuto a cause genetiche, favorite da fenomeni come il matrimonio tra consanguinei. Il 31% è invece provocato da infezioni come morbillo, parotite, rosolia e meningite, il 17% a complicazioni alla nascita e il 4% dall’utilizzo inconsapevole da parte delle donne incinte o dei neonati di farmaci che sono pericolosi per l’udito.

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