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Panna cotta allo yogurt e pesche

Giu 24
Scritto da Annamaria avatar

Per i nostri dolci estivi, da preparare ai bambini e ai golosoni di casa, usiamo la frutta di stagione. Oggi realizziamo la panna cotta allo yogurt e pesche. Cosa bisogna avere in casa? Per 4 porzioni di panna cotta allo yogurt e pesche è necessario:

panna cotta allo yogurt e pesche
  • 250 ml di panna fresca
  • 125 ml di latte intero
  • 190 g di yogurt greco
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
  • 60 g di zucchero a velo
  • 6 g di gelatina in fogli

Per il coulis invece: 

  • 3 pesche gialle mature grandi
  • 50 g di zucchero a velo
  • il succo di 1 limone

Mettete in ammollo la gelatina in una ciotola contenente acqua fredda per circa 10 minuti. Versate il latte e la panna in un pentolino a fuoco basso e portateli a bollore. Togliete dal fuoco, unite lo zucchero a velo e mescolate fino a quando si sarà completamente sciolto. Aggiungete la gelatina ammollata e ben strizzata, la vaniglia e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Fate raffreddare. Incorporate lo yogurt greco e amalgamate bene usando la frusta. Versate il tutto all’interno di 4 bicchieri e mettete in frigorifero per 4 ore. Per il coulis, adesso, sbucciate e denocciolate le pesche, mettetele insieme allo zucchero a velo e al succo di limone all’interno di un contenitore dai bordi alti e frullate con il mixer a immersione. Versate la salsa all’interno dei bicchieri solo quando la panna cotta sarà raffreddata e solida e servite.

Clafoutis ciliegie e mandorle

Giu 17
Scritto da Annamaria avatar

E’ un dolce francese che adoro per la sua consistenza cremosa. La clafoutis ciliegie e mandorle è una vera leccornia. Semplice e veloce da preparare, è perfetto in questa stagione, col caldo. E i bambini si leccheranno i baffi a merenda: vedrete!

Per preparare il clafoutis ciliegie e mandorle in casa vi occorre avere:

  • 280 g di ciliegie 
  • 220 ml di bevanda di soia
  • 110 g di zucchero
  • 40 g di farina di tipo 0
  • 30 g di farina di riso 
  • 30 g di mandorle 
  • 10 g di burro e 20 g di zucchero per la tortiera
  • 2 cucchiai di nettare di frutta 
  • 2 cucchiai di zucchero a velo per decorare
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • 2 uova
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 cucchiaino di cannella

Iniziamo lavando e asciugando le ciliegie. Eliminare il picciolo e togliere il nocciolo senza romperle.Frullare finemente le mandorle fino a farle diventare una farina. In una ciotola capiente versare quindi la farina di mandorle, lo zucchero, le farine e il sale. Sgusciare le uova, sbatteterle con le fruste e aggiungere la vaniglia, la cannella e il nettare di frutta. Unire al composto delle farine il composto di uova poco per volta: si dovrà ottenere una specie di pastella. Imburrare una tortiera di circa 28 cm poi spolverarla con lo zucchero. Poggiare delicatamente nella tortiera tutte le ciliegie. Ricoprire le ciliegie con la pastella e infornate a 180° per 40 minuti. La superficie del dolce deve essere consistente e dorata. Sfornare il clafoutis alle ciliegie e mandorle e farlo raffreddate. Spolverarlo con lo zucchero a velo. Servire freddo..

Riso pizza

Giu 10
Scritto da Annamaria avatar

E’ buono anche un po’ freddo, piatto unico sostanzioso per i bambini di casa e per gli eventuali loro amichetti. Se avete bisogno di una ricetta veloce a pranzo, cucinate il riso pizza: sarà un successo.

riso pizza

Per fare il riso pizza per quattro persone in casa occorre avere:

250 grammi di riso per risotti

1 uovo

1 mozzarella grande

100 grammi di parmigiano reggiano

400 grammi di passata di pomodoro

Origano

Basilico

Olio extra vergine d’oliva

Iniziamo lessando il riso in una capiente pentola in acqua bollente e leggermente salata. Quando sarà cotto, toglietelo al dente, unitelo al parmigiano e all’uovo, precedentemente messi un una terrina. Quando sarà bene amalgamato, disponetelo su una teglia, precedentemente foderata con carta forno. Date al riso una forma tonda, come, appunto, se fosse una pizza. Farcite con la passata di pomodoro, la mozzarella sgocciolata e finemente tagliata in pezzetti, aggiungete anche olio d’oliva extravergine, basilico e origano. Salate se necessario ulteriormente. Ora cucinate il formo per una ventina di minuti. Sarà spaziale.

Pasta con crema di piselli e ricotta

Giu 03
Scritto da Annamaria avatar

Volete dare un pranzo nutriente ai bambini che ora finiranno la scuola e saranno più tempo con voi senza fare troppa fatica? Cucinate loro la pasta con crema di piselli e ricotta: gli piacerà sicuramente.

pasta con crema di piselli e ricotta

Per preparare la pasta con crema di piselli e ricotta occorre avere per 4 persone:

450 grammi di pasta

500 grammi di pisellini

1 carota

1 cipolla

250 grammi di ricotta

30 grammi di parmigiano reggiano grattugiato

4 foglie di basilico

Olio d’oliva extra vergine

Sale

Pelate e tagliate finemente la cipolla e la carota, versate un po’ d’olio nella padella, unite la cipolla, rosolate, unite le carote e rosolate ancora. Aggiungete i piselli, aggiustate di sale, lasciate insaporire e coprite con circa mezzo litro d’acqua. Cuocete a fiamma media e senza coperchio per circa 30 minuti, in caso l’acqua evapori in fretta, aggiungete ancora. evaporati quasi tutti i liquidi, spegnete il fornello.

Mettete i piselli e l’eventuale brodino rimasto nel frullatore, unite anche la ricotta, il parmigiano grattugiato, il basilico e frullate il tutto fino a ottenere una crema omogenea. Cuocete la pasta e scolatela al dente, mettendo da parte un po’ d’acqua di cottura. Raccoglietela nella padella dove avete cucinato i piselli, unite la crema, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura. La vostra pasta con crema di piselli e ricotta è pronta.

Finta carbonara

Mag 27
Scritto da Annamaria avatar

A molti non piace l’uovo, alcuni mal lo digeriscono, tra questi ci sono anche i piccoli di casa. Allora perché non fare la finta carbonara? E’ squisita lo stesso.

Per realizzare la ricetta della finta carbonara, variante leggera e gustosa, a casa occorre avere (per 4 persone):

360 grammi di spaghettoni

400 grammi di formaggio cremoso, tipo Philadenphia

200 grammi di guanciale

2 bustine di zafferano

Olio d’oliva extra vergine

Sale

Pepe

In una padella capiente, nella quale poi saranno saltati gli spaghetti, mettete un filo d’olio e riscaldatelo. poi aggiungete i cubetti di guanciale e fateli rosolare fino a quando non diventeranno croccanti. A questo punto unite il formaggio cremoso e lo zafferano, mescolate e amalgamate. La salsina ottenuta sarà quella che userete per il condimento. Spengete quindi il fornello.

Cuocete nella pentola a bordo alto apposita gli spaghetti in abbondante acqua salata e scolateli al dente. Versateli direttamente nella padella con dentro il condimento. Fate saltare la pasta fino a quando gli spaghetti alla finta carbonara non saranno completamente ricoperti di salsina, insaporiti. Aggiungete, a seconda del vostro gusto, un po’ di pepe. Potete servirli a tavola, per la felicità di chi non ama le uova crude e chi, purtroppo non può o non riesce a mangiarle. I vostri famigliari rimarranno stupiti.

Allergia al Nichel

Mag 26
Scritto da Annamaria avatar

Un’amica di mia figlia la ha. Prima che gliela diagnosticassero ce ne è voluto, ahimè. Sto parlando dell’allergia al Nichel. Occhio. E’ assai in aumento, quindi tenete sempre le antenne alzate con i vostri figli, ma non solo.

allergia al nichel

“L’allergia al Nichel è una patologia sempre più diffusa e parte della responsabilità è da imputare all’inquinamento che immette nell’aria e nei terreni metalli potenzialmente allergizzanti. Tra i quali c’è certamente il nichel. Qualche tempo fa ci era quasi del tutto indifferente. Oggi, invece, il nichel è, per l’uomo, uno degli indiziati più subdoli in diversi problemi di salute, arrivando a nuocere a circa il 10% della popolazione. Ma ci si può convivere. Diffidando dai tanti falsi miti, e superando le prime difficoltà”, spiega all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli.

Il responsabile per il Sud della Fondazione di Medicina personalizzata (Fmp) va oltre. “Non solo nichel, certo, anche mercurio, cobalto, cromo, cadmio. Tutti i metalli, entrando in contatto con il corpo, possono provocare danni più o meno visibili. A causarne la propagazione contribuiscono molto le industrie, le auto. In buona sostanza tutte le fonti inquinanti che immettono nell’aria che respiriamo e depositano nei terreni nei quali vengono coltivati i cibi, sostanze dannose per l’uomo – avverte – I sintomi sono alle volte visibili altre subdoli. A livello cutaneo l’allergia al nichel si presenta con eritemi, eruzioni eczematose, pomfi e vescicole in tutto il corpo. Altri sintomi, invece, riguardano l’apparato gastrointestinale (gonfiore e dolori addominali, stipsi o diarrea, disturbi digestivi). Si potranno avvertire, inoltre, stanchezza cronica, dolori articolari e muscolari quasi fosse una fibromialgia. Mal di testa, febbricola. Nei casi più complessi si parla di Snas, Sindrome sistemica da allergia al nichel”.

“Convivere con questa allergia, inizialmente, è molto complicato. Occorre prestare attenzione ai detergenti utilizzati, sia per il corpo che per la casa, al make up, alle stoviglie, agli indumenti e al cibo. Questo ultimo aspetto è particolarmente complicato da gestire, perché la gamma di alimenti poveri di nichel è ridotta al punto da indurre chi è allergico ad abituarsi ad una alimentazione diversa. E apparentemente meno varia. Questo non significa perdere il gusto della buona tavola, ma imparare ad adattare le ricette agli alimenti consentiti”, sottolinea ancora.

“E’ bene ricordare che l’allergia al nichel segue percorsi diversi da quelli dell’allergia ai pollini o agli acari della polvere. Manifesta solitamente i propri effetti con azione immunologica ritardata anche di molte ore rispetto al contatto fisico o alimentare con il metallo allergizzante, ciò che può giustificare una reazione prodotta da un qualche alimento che magari, in un primo momento, si pensava di aver ben tollerato. E’ questa – suggerisce l’immunologo – la ragione per la quale un cioccolatino ingerito oggi potrà sortire i suoi effetti, talvolta anche particolarmente duri, nei giorni successivi. Ciò deve indurre il paziente a seguire sempre scrupolosamente la dieta e lo stile di vita nichel free così da preservare il suo organismo da reazioni successive”.

Ecco cosa evitare. “Tutti gli oggetti contenenti parti metalliche laddove non espressamente indicato ‘nichel tested’. Monete, collane, orologi, anelli, orecchini, piercing, cinture, fibbie, bottoni, parti metalliche di occhiali. E ancora: scarpe, pentole, chiavi. Gli indumenti di colore nero e, come detto, alcuni alimenti. Da evitare cacao, cioccolato, mais, avena, grano saraceno, cereali integrali. Frutta secca, tè, bevande in barattolo, aringhe affumicate, cozze, ostriche, crostacei. Gran parte della frutta tranne gli agrumi, le banane e le mele. Soia, legumi, pomodori, lattuga, cipolle, asparagi, spinaci, funghi, cibi in scatola, margarina”.

Rivolgersi a un immunologo, ingrado di capire immediatamente il problema e intervenire.

Budino alla vaniglia

Mag 20
Scritto da Annamaria avatar

E’ fresco e sempre verde. Una ricetta classica che mi preparava mamma quando ero bambina. Sto parlando del budino alla vaniglia. Come realizzarlo in casa senza troppo sforzo, per far felici i nostri bimbi quando devono far merenda il pomeriggio?

Budino alla vaniglia
Budino alla vaniglia

Per fare il budino alla vaniglia vi occorre avere:

500 ml di latte

2 uova

120 grammi di zucchero

30 grammi di amico di mais

2 cucchiaini di estratto alla vaniglia

4 bicchieri dove metterlo

Sul bancone della cucina mettiamo i quattro bicchieri dove verseremo il budino alla vaniglia. Ora procediamo. Scaldiamo il latte in un pentolino, senza portarlo però a ebollizione. In un altro pentolino versiamo lo zucchero, le uova, l’amido di mais e i due cucchiaini di estratto di vaniglia. Amalgamiamo il tutto usando una frusta. Quando il latte sarà caldo, versiamoli quindi in questa pentola, ma facciamolo piano, un po’ per volta. Facciamo cuocere, continuando a mescolare, fino a quando la crema si addenserà. Trascorreranno circa 5 minuti. Attenzione a tenere la fiamma bassa, così che il fondo del budino non si carbonizzi.

Togliamo il pentolino dal fuoco e con un mestolo versiamo la crema di budino in ogni bicchiere. Mettiamo i bicchieri in frigorifero. Prima che il dolce squisito sia pronto dovranno passare almeno un paio di ore. Potete servirlo con biscotti tipo lingue di gatto. Sarà pazzesco.

Plumcake alle zucchine

Mag 13
Scritto da Annamaria avatar

Non solo dolce. Il plumcake può essere anche salato alle zucchine. Questa ricetta è l’ideale per i bambini, che ne sono ghiotti. Come si prepara?

plumcake alle zucchine

Per realizzare un plumcake alle zucchine in casa occorre avere:

3 uova

100 ml di oli di semi

100 ml di latte

100 grammi di parmigiano reggiano grattugiato

200 grammi di farina 00

8 grammi di lievito per torte salate

300 grammi di zucchine

Sale fino q.b.

In una ciotola mescolate le uova, l’olio di semi, il latte, il formaggio grattugiato. Quando sarà tutto amalgamato, unite la farina, il lievito per torte salate, il sape e, volendo, se vi piace, un po’ di pepe. A questo punto lavate e tagliarte le zucchine alla Juliette, con l’apposito attrezzo, unite anche queste all’impasto.

Quando il composto, denso ma non troppo, sarà pronto, versatelo in uno stampo da plumcake imburrato e appositamente infarinato. Livellatelo. Cocete in forno ventilato preriscaldato a 170 gradi centigradi. Sarà pronto in circa 45 minuti: fate la prova stecchino.

Potete servire il plumcake alle zucchine a tavola, quando si sarà raffreddato, o intero o già tagliato a fette. E’ perfetto sia per i picnic che per le cene, come antipasto. E’ anche un ottimo piatto unico, volendo, per un pranzo veloce dei piccolini di casa.