Post-parto: quando chiedere aiuto
Il post-parto, col rientro a casa di una neomamma, deve essere soprattutto sereno. E’ chiaro che ogni donna abbia mille dubbi, timori, anche qualche paura, ma lo stress non aiuta. Va bene occuparsi del neonato, ma è opportuno prendersi qualche minuto per sé durante la giornata. Quando chiedere aiuto? Ci sono sintomi che devono considerarsi dei campanelli d’allarme.
Nel post-parto è semplice sapere quando è necessario chiedere aiuto a uno specialista. E’ bene consultare il medico, di base o ginecologo o l’ostetrica, se si ha:
- febbre pari o superiore a 38°C;
- dolore al basso ventre;
- perdite vaginali maleodoranti;
- pesanti emicranie;
- aumento delle perdite di sangue;
- bruciore o prurito durante la minzione;
- dolore a polpacci o gambe:
- fiato corto.
Il bambino impegna tanto. Ma non serve preoccuparsi per un nonnulla. Nel post-parto tutto ciò fa vivere malissimo. Quando è necessario chiedere aiuto al pediatra quindi per il bebè? Anche in questo caso alcuni sintomi possono essere rivelatori, come si legge su Dire33:
- febbre pari o superiore a 38ºC;
- difficoltà respiratorie;
- vomito frequente;
- poco attivo/non risponde agli stimoli;
- troppo agitato;
- non mangia;
- è pallido, le labbra sono blu;
- non ha movimenti intestinali per 48 ore nella prima settimana.